Premio “Salvi” di Sassoferrato Tre marchigiani i vincitori

Premio “Salvi” di Sassoferrato Tre marchigiani i vincitori
SASSOFERRATO - Sono tutti e tre marchigiani, i premiati della 64 esima edizione del Premio “Salvi”. Tutti e tre accomunati nei loro racconti e le loro visioni da...

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SASSOFERRATO - Sono tutti e tre marchigiani, i premiati della 64 esima edizione del Premio “Salvi”. Tutti e tre accomunati nei loro racconti e le loro visioni da quell'estetico ed intenso carico emozionale che rende la Collezione d'arte moderna costruita intorno al premio Salvi - e nella quale d'ora in poi sono parte - così diversa da qualsiasi altra collezione pubblica europea. Gareggiavano tra una rosa di proposte forte di 46 artisti e ricca di firme già ben affermate.


Sono emersi dal giudizio unanime di una giuria di alto profilo presidiata dal sindaco Ugo Pesciarelli e composta dal vice presidente dell'Accademia di belle arti di Urbino, giornalista e critico d'arte Cecilia Casadei, dallo storico dell'arte Giampiero Donnini, da Elio Giuliani, il curatore della sezione del '900 dei Musei Civici di Pesaro, da Gilberto Santini, il direttore dell'associazione marchigiana attività teatrali e del consorzio Marche spettacolo. Giuria per cui "Nella dissolvenza del paesaggio, l'artista sassoferratese Simone Barabaresi - recita la motivazione - individua connotazioni estetiche riconducibili ad esperienze della tradizione paesaggistica del '900. La natura diviene specchio dell'interiorità e motivo di appartenenza all'Anima del mondo".

Mentre per la civitanovese Manuela Cerolini è la "raffinata interprete del linguaggio calcografico, il suo racconto attinge ai contenuti tecnicamente più avanzati individuando un'impronta autonoma per un'espressione artistica orientata verso soluzioni estetiche efficaci ed attuali".

Infine, "L'atmosfera che il pesarese Alessandro Giampaoli trasferisce si affida ad un'elegante ed originale tecnica che gli permette di ottenere un racconto compatto e serrato come raramente si incontra nel linguaggio della fotografia. Fotografia che si fa pittura". Fino al 2 novembre -mercoledì, giovedì e venerdì dalle 17 alle 19; sabato, domenica e festivi dalle 16 alle 19. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico