“Ø Scene”, al Loop di Osimo il teatro si fa strano. In cartellone tre spettacoli non convenzionali

Giacomo Lilliù, direttore artistico della rassegna di Osimo
OSIMO - Si chiama “Ø Scene. Dove il teatro suona strano” la rassegna teatrale diretta da Giacomo Lilliù che da sabato 25 settembre animerà le sale...

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OSIMO - Si chiama “Ø Scene. Dove il teatro suona strano” la rassegna teatrale diretta da Giacomo Lilliù che da sabato 25 settembre animerà le sale del Loop club di Osimo. Previsti in cartellone tre spettacoli non convenzionali - distribuiti tra settembre e ottobre – che si propongono di suscitare una riflessione critica su categorie come la modularità degli allestimenti e il rapporto performer-pubblico, anche nell’ambito dell’audience development.

 
La risposta
«Questa iniziativa rappresenta una risposta alle difficoltà degli ultimi due anni e un passo avanti a livello di progettualità» ha spiegato Lilliù. Centrali nel progetto sono l’ambizione di contribuire al protagonismo delle nuove generazioni su scala regionale e nazionale e la volontà di sperimentazione nel mondo del teatro e della performance. Il titolo della rassegna è volutamente ambiguo e gioca sul doppio significato della Ø in limine, cosicché si può leggere sia come “zero scene” che come “oscene”. Lo stesso sottotitolo, anche se più velatamente, fornisce una sorta di doppia caratterizzazione, che ha come protagonista la location, il Loop. Da sempre dimora di concerti e musica dal vivo – lo si capisce ammirando i poster che tappezzano le pareti ed è per questo che il teatro suona strano – il club apre ora le porte ad un genere se vogliamo contaminante, la rappresentazione teatrale.


La sfida


«Questa è una rassegna che sfida gli artisti, che arrivano a mettersi in gioco» ha spiegato Giacomo Lilliù puntualizzando che «gli attori hanno a disposizione un parco luci ristretto e non ci sono, chiaramente, le quinte che ci si aspetterebbero in un teatro convenzionale». Dunque modularità degli allestimenti – elemento ormai imprescindibile per quanto riguarda lo spettacolo dal vivo – impianto illuminotecnico ridotto e atipicità dello spazio teatrale. La rassegna, che rappresenta una sorta di metamorfosi di CRISalidi - iniziativa teatrale realizzata nel 2019 – e ne rafforza le spinte innovative, è organizzata da Malte Onar & Loop Live Club con la collaborazione di Amat e il patrocinio dell’Assessorato alla cultura del Comune di Osimo. Si parte questo sabato con la nuova crew marchigiana Pallaksch in “Il gallo del mal di testa – Emicrania remix”, rimodulazione in stile live club del progetto di studio sul testo di Luca Tazzari, (finalista al Premio Tondelli 2020). Lo spettacolo traccia il percorso di Tazzari (in scena con Arianna Primavera, Matteo Principi e il regista Giacomo Lilliù) durante l’adolescenza, attraverso delle non precisate difficoltà psichiche, tra famiglia, dottori e un gallo antropomorfo nero e tormentoso che lo accompagna lungo tutto lo svolgersi della malattia. L’appuntamento del 9 ottobre vedrà invece protagonista Napo, autore e voce del duo rap Uochi Toki con Woe – Prima cacofonia, happening situazionista di live painting in realtà virtuale. Il 16 ottobre, a chiusura della rassegna, l’ultimo appuntamento con x-machine | linea uno del Teatro dei Servi Disobbedienti di Bologna, lavoro ideato da Federica Amatuccio (che ha curato anche la regia) e Andrea Gianesi, tra i finalisti del bando biennale College Registi under 30 alla Biennale di Venezia. Gli spettacoli inizieranno alle 21.30 e il costo del biglietto è di 7 euro.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico