CAGLI - Domani sera, sabato 15 ottobre, la stagione del Teatro Comunale di Cagli si apre con uno spettacolo di Paolo Cevoli, uno dei comici più amati dal pubblico...
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In "Perché non parli" Paolo Cevoli interpreta Vincenzo "Cencio" Donati, un immaginario garzone nella bottega del grande Michelangelo Buonarroti. Distratto e pasticcione, non riesce ad esprimersi correttamente per colpa della sua balbuzie. Per questo motivo il sommo scultore fiorentino gli si rivolge con la famosa frase "Perché non parli, bischero tartaglione!".
Cencio è un orfano cresciuto nel convento dei frati domenicani di Bologna. Da bimbo è paffutello, biondo e riccio, tanto che Michelangelo lo prende a modello per la statua di un angelo reggicandelabro. Ma il piccolo Cencio ha un difetto: è mancino e usa la "manina del diavolo" anche per farsi il segno della croce. Per correggere questo "difetto" i frati gli legano la mano sinistra dietro alla schiena e per questo motivo Cencio inizia a balbettare.
Tuttavia quando Cencio incontra una compagnia di guitti, scopre che la sua parlata non ha incertezze nei momenti in cui legge o recita. La vita di Cencio è legata a doppio filo con quella di Michelangelo Buonarroti e i due saranno insieme fino alla fine. E quando Cencio, nella Cappella Sistina, alzando gli occhi verso la volta affrescata, vede Adamo che allunga la mano verso Dio, dirà "Ma A-da-da-mo è ma-ma-mancino! Vigliacca boia!".
Un spettacolo coinvolgente e divertentissimo che, pur scatenando le risate, avvicina il pubblico ad alcuni dei più grandi capolavori della storia dell'arte italiane e universale. Un racconto che trasporta il pubblico in un'epoca antica e che svela i segreti di uno dei massimi maestri dell'arte italiana. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico