John Williams, la grande esperienza dell'americano che ha scelto Ancona

John Williams, la grande esperienza dell'americano che ha scelto Ancona
John Williams, che vive da tanti anni ad Ancona, è chiropratico e presidente dell’Associazione Italiana Chiropratici. Nato e cresciuto negli Usa, studia prima al...

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John Williams, che vive da tanti anni ad Ancona, è chiropratico e presidente dell’Associazione Italiana Chiropratici. Nato e cresciuto negli Usa, studia prima al Montgomery County Community College, poi alla Temple University di Philadelphia. Nel 1979 si laurea Doctor of Chiropractic al Palmer College of Chiropractic e, dopo un biennio di esercizio della professione, sceglie di trasferirsi in Italia.

Presidente Aic nel 2003
Resosi conto della necessità di tutelare e organizzare la professione sul territorio nel 1990 diviene presidente della commissione legislativa dell’Aic, per diventarne poi presidente nel 2003. Nello stesso anno diviene rappresentante Aic per la World Federation of Chiropractic. Dal 2006 al 2008 ricopre l’incarico di vice-presidente European Chiropractors’ Union. Nel 2008, riceve il premio President’s Award da American Chiropractic Association, e nel 2015 gli è stato riconosciuto il premio International Chiropractor of the Year dalla Life University. L’interesse degli italiani per la chiropratica nasce nel 1924, ma l’Associazione Italiana Chiropratici nasce nel 1974 per rappresentare la professione chiropratica con l’obiettivo di tutelarla dal fenomeno dell’abusivismo e per garantire ai pazienti operatori qualificati. A questo scopo l’Aic si è impegnata al fianco delle istituzioni per ottenere la recente regolamentazione della professione chiropratica.
Numerose battaglie

Tante le battaglie tra cui l’ultima resa nota al Congresso del World Federation of Chiropractic di Washington, quando Williams ha partecipato ad un dibattito internazionale sull’uso dei farmaci da parte dei chiropratici. «In Svizzera, Liechtenstein e in Usa nello stato di New Mexico i chiropratici possono prescrivere alcuni farmaci ma noi dell’Aic abbiamo assunto la posizione del no in modo molto netto – sottolinea Williams – Recenti ricerche hanno dimostrato i limiti e gli effetti collaterali indesiderati di molti trattamenti farmacologici, e ricerche indipendenti hanno rivelato che molti pazienti sofferenti di dolore alla schiena si ritengono più soddisfatti dei risultati ottenuti con la cura chiropratica, rispetto a quella medica». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico