URBINO - Aveva fatto credere al punto vendita Unieuro di Urbino di essere un rappresentante della Sisal, segnalando che uno dei terminali utilizzati presentava dei problemi. ...
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Con la scusa di “riallineare l’apparecchio”, strumento simile a un pos che permette di fare ricariche telefoniche, pagamenti di bolli auto o bollettini postali, secondo l’accusa si è effettuato via telefono tre ricariche da 987,65 euro ciascuna, per un totale da 3.000 euro circa, su più carte di credito prepagate. L’accusa è di truffa e sostituzione di persona - come riporta il Ducato -. Secondo il pm l’uomo è entrato in azione il 14 marzo 2017 dopo aver contattato il negozio del centro commerciale di Santa Lucia con un’email. Il messaggio di posta elettronica, firmato dall’uomo, era molto simile a quelli inviati da Sisal – ha spiegato il direttore del centro commerciale chiamato a testimoniare – in quei giorni poi il terminale presentava dei problemi, per questo il personale del punto vendita si è fidato. La scoperta della truffa, invece, è avvenuta subito dopo: al ricevimento della fattura di ricariche a più carte prepagate. Prossima udienza il 22 settembre 2020. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico