PESARO - Sono passati ormai quasi quattro mesi da quando, lo scorso 26 ottobre, la chiesa monumentale di San Giovanni, in via Passeri, è stata chiusa per i danni causati...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I frati di San Giovanni, nonostante la chiusura dell’edificio di culto principale, sono riusciti a ricavare uno spazio per le funzioni nella cappella del complesso monumentale. «E’ stata fatta la verifica ed è risultato tutto in ordine – continua Padre Lorenzo – è una cappella invernale che può ospitare fino a 20 persone, nella quale celebriamo le funzioni religiose». I tecnici comunali hanno verificato la situazione dentro la struttura del centro storico nei giorni successivi alla forte scossa del 30 ottobre. Il lavoro più delicato, a quanto pare, riguarda la verifica dei danni nella sommità della cupola di San Giovanni. Per effettuare le verifiche era stata fatta una ricerca per trovare una ditta con un mezzo speciale, che combini un peso non eccessivo, con un’opportuna altezza operativa, di 25 metri, considerata la presenza di cavità sotto il pavimento della chiesa. Poi il dossier è passato alla commissione regionale, in attesa che arrivino a Pesaro per emettere, una volta per tutte, la diagnosi sullo stato di salute della chiesa di San Giovanni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico