Riscutono i gratta e vinci bottino della rapina: tre arrestati. Pistola sepolta in giardino

Riscutono i gratta e vinci bottino della rapina: tre arrestati. Pistola sepolta in giardino
TAVULLIA - L’azzardo è finito all’alba di giovedì con il blitz del N.O.R. – Sezione Operativa di Riccione. Tre persone in manette, incastrate dalla...

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TAVULLIA - L’azzardo è finito all’alba di giovedì con il blitz del N.O.R. – Sezione Operativa di Riccione. Tre persone in manette, incastrate dalla riscossione, ripetitiva, continua, famelica, dei gratta e vinci che avevano rapinato al Bar Post di Misano lo scorso 10 febbraio.


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I carabinieri di Misano e Riccione, coordinati nelle indagini preliminari dalla dottoressa Giulia Bradanini, sono partiti da quei flussi anomali di spendita e cambio, in abbinamento alle immagini degli impianti di videosorveglianza, ottenendo in controluce una radiografia del crimine con tre precise identità: F.R., riminese classe ’80, residente a Tavullia, operaio, pregiudicato, la compagna K.N., russa classe ’86, nullafacente, pregiudicata e B.S., riminese classe ’80, operaio, pregiudicato, che aveva addirittura sotterrato in giardino la pistola usata per un altro colpo simile ma andato male.
 
Le indagini partite a febbraio
Le indagini erano partite dopo la rapina al Bar Post. Il colpo aveva fruttato circa 2.500 euro oltre a numerose stecche di sigarette e gratta e vinci. Aveva agito un solo rapinatore, vestito di nero, con volto travisato e armato di pistola, a bordo di uno scooter nero. Erano le 2 di notte. Dopo aver convinto la dipendente a farsi aprire le porte, appena chiuse, del bar-tabacchi per un acquisto dell’ultimo minuto, con violenti strattoni era riuscito a farsi consegnare il bottino. Un rapina simile al tentativo, andato male, di 48 ore prima ai danni di un altro bar. La lente d’ingrandimento è così ben presto ricaduta su una coppia e poi su un terzo uomo che, nelle stesse giornate, con tempi ravvicinati, erano andati all’incasso continuo di gratta e vinci. Una mossa azzardata, perché capace di cucire insieme vari indizi. La sera del 13 febbraio, mentre gli investigatori stavano svolgendo accertamenti in una tabaccheria di Cesenatico, F.R. – inconsapevole della loro presenza – si era presentato per l’ennesimo cambio di gratta e vinci. Era stato fermato e identificato. Sentendosi probabilmente scoperto aveva poi deciso di mandare avanti, per un nuovo colpo, la compagna K.N. e B.S. Il 19 febbraio, a bordo dello stesso scooter nero, con volto travisato i due si sono così presentati all’alimentari “da Sara” a Santamonica di Misano. L’uomo aveva la pistola ma le due dipendenti presenti, gridando di averlo riconosciuto, lo hanno messo in fuga. 
La coppia e un amico

È stato l’atto finale: il 28 febbraio sono scattate le perquisizioni domiciliari a Tavullia e Rimini. A Tavullia le stecche di sigarette ancora da aprire, i gratta e vinci e lo scooter, maldestramente riverniciato di bianco, hanno confermato tutto. A casa di B.S., invece, c’erano il casco e gli indumenti utilizzati a Misano nonché, sotterrata in giardino, l’arma risultata una scacciacani. Per i tre l’accusa è di rapina e tentata rapina in concorso, ricettazione e porto abusivo di strumenti atti ad offendere. F.R. e K.N. si trovano nella casa circondariale di Pesaro. B.S. è invece stato portato al “Casetti”.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico