Arrestato per stupro, si difende: «Sesso sfrenato dopo la sniffata di coca, lei era d'accordo». Ma la giudice non gli crede

Arrestato per stupro, si difende: «Sesso sfrenato dopo la sniffata di coca, lei era d'accordo». Ma la giudice non gli crede
MONDAVIO - «La nostra è stata una nottata di sesso sfrenato. Lei era consenziente. Perché l’ho lasciata a piedi in autostrada? Me lo ha chiesto lei, mi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

MONDAVIO - «La nostra è stata una nottata di sesso sfrenato. Lei era consenziente. Perché l’ho lasciata a piedi in autostrada? Me lo ha chiesto lei, mi ha detto che aveva trovato un passaggio per andare a casa con Bla Bla Car». 

L'interrogatorio

Si è difeso così davanti alla giudice per le indagini preliminari Raffaella Ceccarelli il 35enne napoletano residente a Mondavio, arrestato dagli investigatori della seconda sezione della squadra mobile della Questura di Rimini, perché accusato d’aver abusato sessualmente per tre volte nell’arco di un paio d’ore, di una giovane ventenne pugliese. La polizia è risalita a lui, sabato scorso, anche grazie a immagini delle telecamera e alla coincidenza dei prelievi effettuati ai bancomat come dichiarato dalla ragazza nella sua denuncia.

 

Assistito di fiducia dall’avvocato Alessandro Buzzoni, l'uomo ha raccontato di essere venuto il 1° maggio a Rimini per cercare di ricucire lo strappo con la fidanzata. Fallita la missione si è messo in auto e alla fermata del bus ha visto la ragazza che cercava di andare in stazione. Caricata dopo i primi convenevoli le ha proposto di fare una sniffata. Alla risposta affermativa - per lei era la prima volta ha precisato - hanno acquistato pagandola a metà la cocaina. L’atmosfera, stando alla sua ricostruzione, si è scaldata subito dopo l’assunzione. È iniziata così la lunga serata di droga e sesso «ma senza alcuna costrizione» ha più volte ribadito il 35enne.

Abbandonata sull'A14

Esattamente l’opposto di quanto verbalizzato nella denuncia la ventenne che solo dopo il terzo stupro sarebbe riuscita a respingere l’ennesima aggressione, venendo poi scaraventata fuori dall’auto poco prima del casello dell’A14 di Pesaro «dove la stavo accompagnando in stazione». 

La giudice Ceccarelli che ha confermato gli arresti domiciliari nella casa in cui il 35enne vive con la nonna, ha probabilmente ritenuto decisamente poco credibile anche la giustificazione data dall’uomo sull’abbandono della ragazza in autostrada.

L’avevano trovata spaventata e confusa gli agenti della polizia autostradale di Fano.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico