La costringe a fare sesso tre volte: poi di notte l’abbandona sull’A14. Arrestato un operaio

La costringe a fare sesso tre volte: poi di notte l’abbandona sull’A14. Arrestato un operaio
MONDAVIO - Dall'orrore della giornata tra il primo e il 2 maggio era convinto di essere uscito indenne. Poi sabato la brutta sorpresa:  alla porta di casa...

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MONDAVIO - Dall'orrore della giornata tra il primo e il 2 maggio era convinto di essere uscito indenne. Poi sabato la brutta sorpresa:  alla porta di casa dell’operaio 35enne originario di Napoli che abita a Mondavio, hanno infatti suonato gli investigatori della Seconda sezione della Squadra mobile di Rimini per notificargli l’ordinanza di custodia cautelare per violenza sessuale aggravata e lesioni personali firmata dal Gip Raffaella Ceccarelli su richiesta del pubblico ministero Davide Ercolani che ha coordinato le indagini.Ora è ai domiciliari ma le accuse di cui deve rispondere sono pesantissime.

 

Secondo quanto denunciato da una ragazza di origini pugliesi, l'operaio l'ha stuprata tre volte, le ha scucito soldi per sniffarsi cocaina e poi, quando lei è riuscita a divincolarsi dalla sua presa, l'ha abbandonata in piena notte in autostrada. Oltre alla testimonianza della vittima di un incubo durato un giorno intero anche i riscontri delle immagini racolte dalle telecamere. L’incubo della ragazza arrivata a Rimini per passare il weekend della festa dei lavoratori è iniziato dopo aver fatto baldoria con amici e bevuto tanto proprio il primo maggio.

Lasciata la stanza dell’hotel in cui aveva alloggiato si è diretta in stazione. Un giovane alla guida di una Smart le ha offerto un passaggio. Lei è salita in auto raccontando la sua notte brava e lo stato di confusione in cui si trovava.  Lui per tirarla su  le ha chiesto 50 euro per acquistare cocaina. Sniffata la polvere sono iniziate le violenze per le quali l'ha costretta tre volte, con schiaffi e violenza a rapporti orali. Convincendola asborsare altri soldi per un nuovo acquidto di cocaina. Non è ancora mezzanotte quando il 35enne avrebbe riprovato per altre tre volte ad abusare di lei. Non ci riesce per la strenua resistenza della ventenne. La coppia è in autostrada e sta viaggiando verso sud. Lui ferma la Smart, butta sulla corsia d’emergenza la ragazza e se ne va. Prima, però, controlla che sullo smartphone di lei non ci siano delle foto compromettenti.


Sarà una pattuglia della Polizia dell’Autostrada di Fano a trovarla tremante mentre cammina sulla corsia d’emergenza. Sentita la storia viene portata in Questura a Pesaro da dove viene subito allertata la Squadra mobile di Rimini. Il racconto della ragazza trova importanti conferme nelle riprese video degli sportelli dove sono stati eseguiti i prelievi e al distributore dove hanno fatto benzina. Si vede distintamente la macchina da cui scattano le ricerche. E scopre che la notte degli stupri è uscita dal casello di Pesaro senza pagare il pedaggio, che è di proprietà di un autonoleggio ed era nella disponibilità dell’arrestato.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico