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E chi dice che nessuno non vuole più fare il cameriere? Lui, a suo modo, faceva il doppio. Nel senso che risultava assente da mesi per malattia in un ristorante ma, in realtà, lavorava in nero in una trattoria di Ancona. Tradotto: due al prezzo, non fiscalizzato, di uno. Ogni mese in saccoccia indennità di malattia da una parte più paga in nero dall'altra. Una vita lavorativa creativa, certo, quanto spericolata. Non fosse altro per l'epilogo neanche tanto sorprendente visto i controlli continui nei luoghi di lavoro aperti al pubblico.
Nei giorni scorsi personale della squadra amministrativa e di sicurezza della Questura di Ancona ha effettuato un controllo amministrativo in una nota trattoria del centro allo scopo di verificare la regolarità delle licenze e delle posizioni lavorative del personale impiegato.
La denuncia per truffa aggravata
Pertanto, a seguito dei riscontri emersi, il giovane veniva deferito per il reato di truffa aggravata, in quanto lo stesso con artifizi induceva in errore il proprio titolare nonché l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, che gli aveva erogato le indennità di malattia mensili. L'ufficio della questura di Ancona ha inoltre trasmesso una segnalazione al gruppo della Guardia di Finanza chiedendo di sospendere l’attività della trattoria di Ancona per la presenza del lavoratore irregolare. L’ispettorato del lavoro, su segnalazione della GDF, ha conseguentemente emesso un provvedimento di sospensione del pubblico esercizio, ma la sospensione è stata evitata perché il titolare ha provveduto a pagare la prevista sanzione ammnistrativa di euro 2400 e a regolarizzare la posizione del dipendente in nero.
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