Via da Soria la maxi antenna 5G: ecco dove verrà installata

Via da Soria la maxi antenna 5G: ecco dove verrà installata
PESARO  - Si torna a parlare delle antenne di telefonia mobile 5G. Deciso il cambio di sede per la maxi antenna di 30 metri da Soria alla zona della stazione ferroviaria....

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PESARO  - Si torna a parlare delle antenne di telefonia mobile 5G. Deciso il cambio di sede per la maxi antenna di 30 metri da Soria alla zona della stazione ferroviaria. L’iter: l’ultima Conferenza di servizi coordinata dal servizio comunale Suap Edilizia Privata ha stabilito un punto fermo. Punto fermo che riguarda il “caso” scoppiato in via Nobiliore.

 

Come già annunciato dagli assessorati competenti Urbanistica e Ambiente, è confermato che l’antenna del gestore Iliad non verrà installata nel quartiere Soria. Dopo il confronto con l’Amministrazione comunale è stata vagliata e definita la nuova collocazione: il gestore si è reso disponibile a spostare l’antenna 5G nell’area del parcheggio comunale adiacente alla stazione ferroviaria e al complesso ex Ferrhotel, dove trovano “casa” anche le associazioni.

Una “vittoria” del comitato di residenti “Benessere Baia Flaminia” e delle associazioni ambientaliste, le prime ricordiamo a farsi portavoce della raccolta di quasi 1200 firme, che aveva coinvolto i quartieri Porto, Soria e Baia Flaminia. In sede di Conferenza di Servizi, sulla location di via Nobiliore e via Caboto, indicata e richiesta dalla società gestore nell’ambito del Piano di rete, le autorità competenti ad esprimersi Suap e Arpam, pare non avessero depositato alcuna osservazione che impedisse al gestore l’installazione, proprio in quello spazio a parcheggio pubblico. Ma poi si è cercato di mediare dopo le proteste.

Partita ancora aperta per Montegranaro

Le valutazioni: partita ancora aperta invece per il posizionamento della seconda antenna Wind 3 nel quartiere Montegranaro-Muraglia.

«Dai documenti richiesti e visionati dopo l’accesso agli atti di Legambiente e Italia Nostra – spiega Rosalia Cipolletta, presidente provinciale Legambiente – risultava nel caso aperto di Montegranaro, un iniziale parere Arpam che riteneva l’area individuata dello sgambatoio non idonea all’installazione di un’antenna 5G ma senza specificarne la motivazione. Forse, l’Ente aveva ravvisato una certa vicinanza alle abitazioni, osservando il cono d’ombra che si produce a seguito dell’installazione e le onde elettromagnetiche avrebbero impattato direttamente sui luoghi sensibili. Attendiamo gli sviluppi del caso». Fatto sta che nella Conferenza di Servizi il gestore è stato invitato a trovare una localizzazione alternativa, che però non è stata ancora comunicata, e comunque al di fuori di un quartiere così densamente abitato. Per il momento pare non ci siano altre installazioni particolari rispetto agli 11 ripetitori richiesti dalle società e indicati dal piano di rete. 
 

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Corriere Adriatico