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PESARO - Insulti social al sindaco di Pesaro, condannato hater. E il risarcimento sarà devoluto a famiglie in difficoltà con l’affitto. L’odiatore social, un 51enne pesarese è accusato di diffamazione per una serie di frasi su Facebook contro Matteo Ricci. Secondo l’accusa i commenti erano lesivi dell’onore e del decoro del primo cittadino anche mediante la pubblicazione sui gruppi Facebook di foto che ritraevano Ricci.
Fatti accaduti nella primavera del 2020, periodo più duro della pandemia. Tra i commenti «Vergogna pesarese, questo è il peggiore di tutti, un pagliaccio». I toni accesi soprattutto sul tema della pandemia. Sotto alla foto di mascherine il commento: «Io sono il sindacontagio, “dentro” Ricci per epidemia colposa».
Momento delicato
Dopo le minacce di morte ricevute dal sindaco tramite una lettera nella buca delle lettere di casa, il sindaco e l’amministrazione, per fermare il clima di odio, hanno deciso di querelare chi faceva commenti offensivi.
La battaglia
«Da anni l’Amministrazione porta avanti la battaglia contro l’odio, con iniziative educative nelle scuole e in città – commenta – Anche in questo caso, i 7.500 euro di risarcimento verranno destinati a coloro che ne hanno più bisogno. La scorsa volta avevamo scelto di metterli a disposizione delle persone con disabilità, la proposta che farò ora alla Giunta è di devolvere le risorse per aiutare le famiglie pesaresi in difficoltà nel pagamento dell’affitto di casa», ha concluso. C’è un altro processo in corso. Riguarda un 61enne pesarese. Sui social avrebbe scritto rivolgendosi al sindaco: «Siamo arrivati a 100 pesaresi positivi al coronavirus e 700 pesaresi in quarantena. Ma veramente la mattina ti guardi allo specchio e non ti fai schifo da solo?». Accuse ripetute. «Io lo vedrei bene a fare i prossimi 5 anni a Villa Fastiggi, per il reato di procurata epidemia». E ancora: «Matteo l’untore».
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