PESARO. - Il ladro tatuato incastrato dalle telecamere di Casa Fazi e dalla pubblicazione delle foto su facebook. «Un ragazzo lo ha riconosciuto e ci ha detto dove trovarlo....
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A pubblicare le foto nelle quali i tratti somatici del furfante si riconoscono abbastanza nitidamente, il titolare dell’attività, Juri Fazi, conosciutissimo a Pesaro, sia per le omonime gelatarie dislocate tra centro e mare, ma anche per il suo passato di campione di Judo, con la medaglia sfiorata alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1984. «Verso le 3,30 di notte ha suonato l’allarme – racconta Juri – anche se con un po’ di ritardo e il ladro, molto probabilmente aiutato all’esterno da uno o più complici, lì per lì ha fatto in tempo a scappare. Quando siamo arrivati non c’era già più e poco dopo ci ha raggiunti anche la polizia». Prima di avviare le ricerche, Fazi ha constatato con amarezza i tanti danni provocati da questa incursione. «Hanno rotto due porte e una finestra per avere accesso nel mio locale, passando sul lato, dove si trova il giardino».
Poi il ladro tatuato si è diretto alla cassa, razziando l’incasso della sera, comprese le mance delle dipendenti. «Le immagini mostrano che gli cadono per terra alcune monete». Si è impossessato anche di un I-Pad e di due-tre portafogli che erano rimasti nel locale. «Ho ricevuto una telefonata da una persona che mi ha detto di averlo visto nella zona sotto il ponte dell’Ipercoop, sono andati lì in bicicletta ed effettivamente ho visto questo individuo con la maglia gialla che aveva le caratteristiche del soggetto che qualche ora prima era entrato nel mio locale». La caccia al ladro è scattata. E nel corso della mattinata gli agenti di polizia lo hanno acciuffato e portato in questura. Pare che la stessa banda possa aver agito poche settimane fa, a fine maggio, sempre a Casa Fazi, ma anche in altre attività della zona, dalla parrucchieria di viale Dante alla pizzeria Prima Porto. «La pubblicazione di quelle foto è stata molto preziosa - racconta ancora Juri – perchè gli avvistamenti sono stati incrociati con le immagini su Facebook. Spero che non succeda più di subire un altro furto, ma se dovesse accadere ancora, non esiterò a pubblicare le foto di chi delinque sui social, visto l’effetto positivo riscontrato in questa occasione». Non è comunque la prima volta che Fazi posta fotografie di chi commette reati verso le sue attività. La scorsa estate, a fine luglio, due baby vandali erano stati sorpresi dal sistema di sorveglianza della Gelateria Iuri, il punto vendita in viale Trieste angolo viale Fiume. Tra i danni commessi lungo il viale, il lancio di un sasso contro la vetrata della gelateria, rimasta incrinata. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico