Festival Rossini, tornano gli stranieri: il segnale di fiducia ed entusiasmo lo danno i giovani talenti

Festival Rossini, tornano gli stranieri: il segnale di fiducia ed entusiasmo lo danno i giovani talenti
PESARO -  Il concerto finale dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” (domani sera alle 20 al Teatro Sperimentale) è uno dei primi tasselli del Rof...

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PESARO -  Il concerto finale dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” (domani sera alle 20 al Teatro Sperimentale) è uno dei primi tasselli del Rof 2021 che sta scaldando i motori di una edizione eccezionale. Sono 19 gli allievi che hanno partecipato quest’anno e che arrivano dalla Russia, Ucraina, Lituania, Georgia, Corea del Sud, Cile, Cina, Messico, Germania, Spagna, Irlanda e Italia. Gli allievi dell’Accademia saranno poi chiamati ad interpretare Il viaggio a Reims, che andrà in scena al Teatro Rossini il 15 e il 18 agosto.

 


«L’anno scorso, in questo periodo, non si potè fare. - ricorda il sovrintendente del Rof Ernesto Palacio che dirige anche l’Accademia - Speriamo che questo sia finalmente un segnale positivo, anche se i regolamenti sono ancora molto severi sia per i cantanti che per noi che per il pubblico». Non solo erano state rinviate le opere, ma anche le lezioni dell’Accademia: «E non è stato semplicissimo recuperare, perché quello spostamento ha creato non pochi problemi a cantanti che non erano totalmente liberi. Per questo, straordinariamente, abbiamo concesso, solo per quest’anno, una serie di permessi, scusandoci con i vari direttori d’orchestra e registi, ma garantendo la loro professionalità».

«E come sempre il livello è molto alto, - prosegue Palacio - son tutti molto in forma e con una grande voglia di lavorare che fa prevedere ottimi risultati». Nel frattempo, tranne che per Il signor Bruschino, sono partite già le prime prove delle altre due opere, Elisabetta regina d’Inghilterra e Moise et Pharaon: «Siamo a pieno ritmo con molte attenzioni a salvaguardare tutte le misure di sicurezza: mascherine, distanziamento, sanificazioni e non sempre è cosa facile. Mano a mano che andremo avanti sarà sempre più complicato, ma ci adegueremo, perché la sicurezza è per noi importantissima». E finalmente tornerà anche l’atteso pubblico dall’estero, si parla di quasi sold out: «L’interesse non è cambiato e tanto meno diminuito anzi. Per noi questa è un’edizione molto ricca, con ben 4 produzioni e con titoli meno noti che se non si vedono a Pesaro è difficile trovare in altri teatri. Per questo si sono prenotati molti direttori di teatri da tutto il mondo, tra cui il direttore artistico del Metropolitan di New York. C’è davvero un grandissimo interesse e siamo molto felici: faremo i salti mortali per riuscire ad ospitare tutti, dato che con le restrizioni attuali le nostre platee si sono estremamente ridotte». 


E bisogna anche considerare che il presidente Mattarella ha annunciato la sua presenza a Pesaro per l’ultima serata del Rof, il 22 agosto. Intanto godiamoci domani sera l’esibizione dei soprani Pelageya Kurennaya, Haewon Lee, Iolanda Massimo, Annya Pinto, Javiera Saavedra; il mezzosoprano Anna-Doris Capitelli; i tenori Theodore Browne, Valery Makarov, Alberto Robert, Chuan Wang; i baritoni Pasquale Greco, Yuriy Hadzetskyy, Lorenzo Liberali, Ramiro Maturana, Francesco Samuele Venuti; il basso-baritono Ignas Melnikas; i bassi Alejandro Baliñas e Giorgi Manoshvili e, infine, il soprano irlandese Jade Phoenix. Nel programma del concerto, brani da L’Italiana in Algeri, Semiramide, L’occasione fa il ladro, Zelmira, Tancredi, La gazzetta, La cambiale di matrimonio, L’inganno felice, Il Turco in Italia, La gazza ladra, La Cenerentola, La scala di seta, Il signor Bruschino, Il viaggio a Reims, accompagnati al pianoforte da Rubén Sánchez-Vieco, anche Coordinatore musicale dell’Accademia, ed Elisa Cerri (info 0721.3800294).

 

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Corriere Adriatico