Nascondeva la droga tra mobili e portaghiaccio, condannato il pusher con 6 etti di marijuana

Il Tribunale di Pesaro
CARTOCETO - Le dosi di marijuana nel portaghiaccio. E il grosso del quantitativo nei mobili della cucina. Patteggia il pusher arrestato lo scorso settembre a Cartoceto dai...

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CARTOCETO - Le dosi di marijuana nel portaghiaccio. E il grosso del quantitativo nei mobili della cucina. Patteggia il pusher arrestato lo scorso settembre a Cartoceto dai carabinieri. Il blitz fu poco dopo le 9 del mattino nell’abitazione di un 34enne originario di Bari, operaio. I militari gli stavano sopra e sono intervenuti quasi a colpo sicuro, sapendo di un possibile quantitativo in casa di sostanze stupefacenti. Il giovane si era subito mostrato collaborativo con i militari e ha indicato il luogo dove era nascosta la droga.

 

 

Il 34enne ha condotto i carabinieri della compagnia di Fano in cantina dove infatti nascondeva 360 grammi di marijuana in un cilindro di plastica a sua volta contenuto in un mobile della cucina. Non è tutto perché in un altro pensile c’erano altri 250 grammi di marijuana in un altro contenitore. Poi altri due piccoli quantitativi, uno di hashish e uno di marijuana nascosti in due diversi portaghiaccio. In totale si parla quindi di oltre 600 grammi, tale da far pensare che il giovane potesse essere un punto di riferimento per lo spaccio nel circondario di Cartoceto. Motivi per cui il ragazzo era stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e portato in carcere a Pesaro.

Difeso dall’avvocato Marco Defendini, dopo la convalida dell’arresto era tornato libero con l’obbligo di firma presso il comando dei carabinieri. Ieri il patteggiamento di fronte al Gup di Pesaro. Defendini e il pubblico ministero si sono accordati per una pena di 1 anno e 4 mesi. Il giudice ha ratificato, con pena sospesa visto che il 34enne è incensurato e si era mostrato collaborativo per tutta la fase delle indagini. Le indagini proseguono per capire quali siano stati i canali di approvvigionamento della droga da parte del ragazzo. Un quantitativo non proprio banale.

 

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Corriere Adriatico