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URBINO Risarcito il danno da colpevole ritardo nella diagnosi di un tumore della mammella: quasi 100mila euro per una donna vittima della malasanità, difesa dallo studio legale Chiarini di Urbino che si conferma tra i più attivi in Italia nel settore medmal, ovvero le Medical Malpractice. Si chiude così una brutta vicenda che ha visto protagonista una donna lombarda vittima di malasanità e coincidenza vuole che questo avvenga a un mese dal consueto appuntamento di ottobre con la campagna di sensibilizzazione per la prevenzione del tumore al seno, sostenuta da Airc e Lilt.
La storia - come ricostruisce lo stesso studio legale ducale - nasce da un colpevole ritardo diagnostico in oncologia per un tumore della mammella, dovuto alla erronea refertazione di un esame: la paziente infatti aveva sofferto un danno biologico permanente con una perdita di chance di sopravvivenza. Tutto era partito nel dicembre del 2016, quando la donna, nel contesto di una familiarità alla neoplasia mammaria, si è sottoposta a un esame mammografico di routine in una struttura sanitaria privata della provincia di uno dei capoluoghi lombardi.
L’esame eseguito, documentato su pellicola radiografica, è stato refertato in modo grossolanamente asintono rispetto ai radiogrammi, trascurando una chiara immagine a elevata densità nodulare al seno sinistro.
Corriere Adriatico