Urbino, abusi sessuali sul pulmino «Chiederemo un rito alternativo»

Il blitz della polizia mentre ferma il pulmino con a bordo il volontario pensionato accusato di abusi sessuali
URBINO - G. F., 72 anni, residente a Trasanni, durante il percorso da scuola a casa (per il tragitto inverso c’è l’alternativa di un’ altra persona)...

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URBINO - G. F., 72 anni, residente a Trasanni, durante il percorso da scuola a casa (per il tragitto inverso c’è l’alternativa di un’ altra persona) invece di assistere la 16enne disabile approfittava dello stato psico – fisico della giovane per allungare le mani nelle parti intime, palpeggiarla, cercando anche di baciarla. Atti che sarebbero avvenuti in più occasioni su quel pulmino messo a disposizione per gli studenti disabili. 


Non c’erano passeggeri e quindi l’anziano avrebbe compiuto abusi sessuali pensando di non essere scoperto finché alcuni autisti, osservando i morbosi atteggiamenti dell’uomo, sono andati in commissariato a raccontare ciò che stava accadendo. Sono partite le indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Simonetta Catani e dirette dal dirigente del commissariato Simone Pineschi. Attraverso appostamenti e telecamere installate nel mezzo si è evidenziato il comportamento dell’uomo. Nominato avvocato di fiducia Antonino Romanello con studio legale a Fermignano, via Mazzini 22. «Occorre, in questa vicenda, essere molto delicati - spiega -. Ho avuto modo di parlare con lui solo per poco tempo, in Tribunale. Ho necessità di parlarci ancora e approfonditamente. Abbiamo chiesto i termini a difesa per poter prendere in mano gli atti e ponderare tutto nel migliore dei modi. Con ogni probabilità chiederemo un rito alternativo: patteggiamento o abbreviato. L’udienza sarà in Camera di Consiglio il 20 marzo. A mente fredda potrà decidere se farsi tutelare da un altro legale».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico