PERGOLA - Ultimo grado di giudizio e cambio di strategia. Vittorio Ciccolini, 48 anni, avvocato, reo confesso dell’omicidio di Lucia Bellucci, 31 anni, originaria di...
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Per il medico curante, nelle pagine depositate, Ciccolini presentava “un grave problema di ansia di separazione che limitavano la consapevolezza e la capacità di determinarsi”. E ancora si accenna alla mancanza di sonno, ma persino al fatto che Ciccolini, dopo l’omicidio, pensava che Lucia fosse viva. Lo aveva confidato al medico. Circostanze su cui verte il ricorso perché configurerebbero “uno stato confusionale inconciliabile con la lucidità a cui si riferisce la sentenza e confutano la piena capacità dell’imputato. Elementi idonei a integrare un ragionevole dubbio sulla capacità di intendere e di volere”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico