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PESARO E’ stata la giornata inaugurale della Capitale dei quasi ventimila alla Vitrifrigo Arena per una no stop di festa dalla mattina di sabato alle ore di piccole di domenica. Dopo la cerimonia inaugurale del mattino, con 8mila presenze accorse per accogliere il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è cantato con Max Gazzè, che ha portato nel parterre e negli spalti olltre 5mila persone; si è ballato con l’Orchestra di Mirko Casadei e con gli oltre 2mila che hanno trasformato l’Arena in un’enorme balera per poi accogliere la grande festa per i più giovani, Once a Year, con i dj set e, special guest, Rosa Chemical acclamato da più di 2mila giovani.
Immaginazione e realtà
«Una bellissima e indimenticabile festa della città» hanno detto ieri pomeriggio a cotillons inscatolati il sindaco Matteo Ricci e il vicesindaco assessore alla Bellezza Daniele Vimini per poi proseguire: «Una giornata che segna l’inizio di un anno straordinario, quello di Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura - che ci siamo immaginato per mesi e sognato per anni. E che oggi è realtà». «Grazie ai quasi 20mila pesaresi e “cittadini temporanei” che ci hanno raggiunto – hanno continuano Ricci e Vimini - almeno tre generazioni di pubblico si sono alternate, composte e partecipi nei momenti più intensi e caldi e fragorose quando serviva dare la spinta alle emozioni, tra questi i 2mila studenti delle scuole davvero meravigliosi.
La sottolineatura
Come ha sottolineato anche Agostino Riitano sabato, per la seconda volta progettista di una città Capitale: «Sin dai primi passi, avevamo una convinzione: creare un progetto necessario al Paese e largamente condiviso. Ed è per questo che da subito abbiamo elaborato un metodo di lavoro proprio, tessuto in modo sartoriale sull’identità, la storia e i desideri della comunità. Il metodo lo abbiamo chiamato “Quartiere dell’immaginario” e abbiamo radunato attorno a queste visioni donne e uomini che ci piace chiamare “Artigiani dell’Immaginario”». Oggi intanto sarà presentato uno dei primi progetti, quell’Oceano Adriatico che accoglie la scena contemporanea della musica pesarese esportata in tutto il mondo, ma ogni giorno, da qui al 31 dicembre, Pesaro sarà al centro di un processo creativo in itinere che continuerà a mantenere i riflettori accesi sulla città anche negli anni a venire.
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Corriere Adriatico