Duemila interventi chirurgici arretrati per il Covid: adesso si opera anche il sabato

Duemila interventi chirurgici arretrati per il Covid: adesso si opera anche il sabato
PESARO - Gli interventi chirurgici sospesi nel pieno della pandemia nei presidi San Salvatore e Santa Croce ora devono essere recuperati: l’azienda ospedaliera Marche Nord...

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PESARO - Gli interventi chirurgici sospesi nel pieno della pandemia nei presidi San Salvatore e Santa Croce ora devono essere recuperati: l’azienda ospedaliera Marche Nord presenta un piano sperimentale di riorganizzazione del blocco operatorio con sedute programmate ogni sabato fino al 31 dicembre. In un anno e mezzo di pandemia nelle varie specialità sono rimasti arretrati circa 2mila interventi fra i due presidi, quindi c’è una forte esigenza di accelerare nel recupero di questa attività per non comprimere oltre i bisogni di salute dei cittadini.

 

Il piano è stato illustrato martedì scorso dalla direzione aziendale, guidata da Maria Capalbo, ai sindacati del comparto sanità di Cgil, Cisl e Uil.
L’accelerazione c’è già stata nel periodo di giugno e luglio, quando sono stati recuperati circa 100 interventi di chirurgia. Ma finora si è proceduto secondo il criterio dell’urgenza o dell’alta priorità usando per il personale l’istituto contrattuale della pronta disponibilità con il pagamento del lavoro straordinario. Le conseguenze sono state alcune criticità contrattuali. Riguardo all’attività storica del 2019, alcuni infermieri sono stati chiamati 8 volte in un mese alla pronta disponibilità rispetto al limite di 6 e, soprattutto, 12 infermieri hanno accumulato un monte ore di straordinario da 193 a 234 rispetto al tetto annuale di 180.

Turnazione su sei giorni

Invece, da questo mese di settembre si opererà sistematicamente ogni sabato, programmando la turnazione del personale medico e infermieristico per gli interventi chirurgici arretrati, in particolare, di ortopedia, urologia, ginecologia e neurochirurgia. L’obiettivo, come spiegato da Capalbo e dalla dottoressa Stefania Rasori responsabile del servizio personale, è aggredire le lunghe liste di attesa. Per quanto riguarda gli infermieri, ogni sabato, con la turnazione di una giornata al mese, ce ne saranno in servizio 12 fra i due presidi di Pesaro e Fano. Il pagamento di questo sabato lavorativo verrà liquidato, secondo una specifica progettualità, nel 2022, per un valore complessivo riguardo agli infermieri di 13mila euro. 

Gli incentivi tecnici

Al tavolo di confronto si è discusso anche della stabilizzazione degli operatori socio sanitari e degli incentivi previsti dal codice degli appalti, sotto forma di una percentuale del valore dei contratti, per il personale (salvo i dirigenti) addetto alle attività tecniche e amministrative, esclusa la progettazione. 


Riguardo agli addetti socio sanitari, in relazione alla graduatoria regionale post concorso per 52 assunzioni, il sindacato ha sollecitato l’azienda ad aggiornare il proprio fabbisogno di personale. «Per evitare che siano assunti dalla graduatoria solamente i 10 addetti annunciati – osserva Vania Sciumbata di Fp Cigl – e per fare sì che si possano stabilizzare quegli operatori precari con 36 mesi di lavoro che sono stati impegnati nei mesi dell’emergenza nei reparti Covid. La Regione dovrà tenere insieme questi due percorsi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico