PESARO - Ultimo approdo sabato in porto dell’aliscafo della tratta Pesaro-Lussino e ultimo giorno anche del checkpoint Asur per i tamponi di rientro dalla Croazia. E’...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE:
Pesaro, più di mille ragazzi assiepati nella piazzetta del lungomare: scatta lo sgombero
Turisti scippati, risse e furti nei bar: weekend di fuoco lungo la costa
Il 19 agosto scorso era stato attivato il servizio di Area Vasta, direttamente in porto per sottoporre ai test rapidi i passeggeri al momento dello sbarco. Resta l’amarezza nelle parole di Gorini: «Una scelta per noi obbligata, l’interruzione anticipata della tratta, che invece in condizioni normali, sarebbe proseguita fino al 7 settembre prossimo.
Dopo l’approdo di sabato l’aliscafo è ripartito per rientrare nel porto di Spalato. A pesare sullo stop forzato sono stati i numeri delle disdette e i passeggeri trasportati per ogni viaggio, dopo i provvedimenti del 12 agosto emessi dal Ministero alla Salute. Non era pensabile affrontare alcune tratte nei giorni di partenza già programmati con soli 30 passeggeri, proprio come è accaduto il 17 agosto scorso. Tutto considerando poi, le perdite economiche per la compagnia. Basti pensare che con questi numeri ad ogni viaggio si perdono circa 15 mila euro». Intanto il checkpoint Asur si è concluso con il rientro degli ultimi passeggeri. «Ad essere sottoposti a tampone rapido fra i 70-80 passeggeri, tutti del territorio – commenta Eugenio Carlotti, per il Dipartimento di Prevenzione - gli esiti sono attesi nelle successive 48 ore. Numeri comunque bassi i casi positivi finora intercettati dal presidio in porto, e solo al rientro dell’aliscafo Solo nei giorni scorsi invece sono arrivate alla nostra Area Vasta, oltre 300 richieste per test veloci di chi è rientrato dalle vacanze dopo il Ferragosto, e non solo con l’aliscafo, ma sono stati intercettati anche giovani e famiglie di rientro da aeroporti o da viaggi in pullman. Resta però ad oggi l’incertezza se riaprire un nuovo punto Drive in città. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico