Pesaro, più di mille ragazzi assiepati nella piazzetta del lungomare: scatta lo sgombero

Pesaro, più di mille ragazzi assiepati nella piazzetta del lungomare: scatta lo sgombero
PESARO - Controlli serrati e una task force delle forze dell’ordine sabato sera ha presidiato tutto il lungomare, dopo la stretta annunciata dal prefetto per assembramenti e...

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PESARO - Controlli serrati e una task force delle forze dell’ordine sabato sera ha presidiato tutto il lungomare, dopo la stretta annunciata dal prefetto per assembramenti e movida serale. Ma nonostante ciò e lo stop a feste e balli in spiaggia, situazione particolarmente “calda” nella piazzetta di lungomare Nazario Sauro. Assembramenti sabato sera non dovevano crearsi dopo gli appelli delle Autorità e l’ordinanza emessa dall’Amministrazione, eppure a Levante fra i locali “Tzeghenè” e “Marachella” su tutta la piazza D’Annunzio fino all’hotel Excelsior, si sono radunati a frotte oltre mille giovani e giovanissimi. 


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E’ stato necessario un intervento congiunto di carabinieri, polizia e municipale per evitare che la situazione potesse sfuggire di mano, proprio come era accaduto a Ferragosto. Gli uomini delle forze dell’ordine si sono visti obbligati a creare una sorta di barriera con le proprie auto d’ordinanza ferme intorno al perimetro della piazzetta, fino a quando le compagnie di ragazzini, a tarda notte, non si sono allontanate.
 
Presidi delle forze di polizia anche a Ponente, lungo viale Marconi e negli stabilimenti di Sottomonte. Situazione comunque tenuta sotto controllo riferiscono gli agenti del servizio Gea della polizia locale, ma evitare gli assembramenti e il radunarsi di centinaia e centinaia di ragazzini, lungo il viale e all’esterno di bar e chioschi vicini, è quasi impossibile. 
Qui Levante
Poco dopo l’una di sabato notte, nella piazzetta di viale Nazario Sauro fra i locali meta dei giovanissimi e gli alberghi vicini, sono intervenute due pattuglie dei carabinieri, una volante della polizia e una pattuglia di tre agenti della polizia locale, a presidiare la zona più calda e a rischio per la movida. A radunarsi, ci dicono gli addetti della security privata, chiamati a sorvegliare gli stabilimenti, almeno 1200 giovani. Non è stato sufficiente l’arrivo dei soli agenti di polizia locale per evitare il formarsi di gruppi già numerosi e troppo vicini fra loro , e così ad allertare i carabinieri è stata la vigilanza privata. Andava assolutamente evitato anche il rischio di risse, proprio come era accaduto solo un paio di giorni fa e sempre su viale Nazario Sauro. Le pattuglie in servizio sono così rimaste nella piazzetta in presidio fisso, fino a quando i due locali si sono a poco a poco svuotati e le compagnie si sono sparse, ma la serata dei giovanissimi non era ancora finita e dalla piazzetta si sono riversati nelle spiagge sottostanti. Intorno alle 2,30 carabinieri e security hanno obbligato un centinaio di ragazzi a lasciare gli stabilimenti privati di Levante, da bagni Irene alle spiaggia 27, evitando il verificarsi di episodi di vandalismo.
Qui Sottomonte
Dopo gli eccessi di Ferragosto i bar e locali sulla spiaggia di Sottomonte hanno rispettato gli obblighi imposti dagli ultimi provvedimenti. A bagni Itaca, dopo la sanzione, niente musica ma solo cena in spiaggia. Anche gli altri bar, come bagni Re Sole, hanno annullato iniziative e feste di fine stagione. Ha invece funzionato in sicurezza il format di bagni Bibi. I controlli di polizia e municipale, hanno toccato tutto il lungomare e fra i sorvegliati speciali c’erano proprio i gestori degli stabilimenti di Sottomonte. Sorveglianza privata potenziata a bagni Bibi, così riferisce il gestore, Gianni Angeloni. Rispetto al sabato sera pre-Ferragosto, quattro gli addetti alla security dello staff Pj coordinati dal titolare Piero Berardi. Tutto regolare, la musica con Dj set d’intrattenimento è proseguita fino a tarda notte, e nonostante i festeggiamenti per un paio di compleanni, tutti giovani e non, sono rimasti al proprio tavolo anche dopo cena. Evitati gli assembramenti anche all’ingresso e al bar per le consumazioni.
Gli altri interventi

Nella filiera dei controlli è incappata anche una famigliola che aveva acceso un barbecue in un parco per godersi una bella arrostita. Sorpresa dalla polizia è stata invitata a spegnere le fiamme e ad allontanarsi. Non solo, sabato e domenica era in azione anche gli uomini dell’ispettorato del lavoro che hanno controllato tre locali di viale Trieste: sono stati trovati tutti perfettamente in regola avendo ottemperato con scrupolosità a tutte le indicazioni sulla sicurezza e le norme anti contagio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico