Assalto in villa ai parenti di Burioni «Una grande paura per tutte e 5»

La villa di Fermignano. Nel riquadro il virologo Roberto Burioni
FERMIGNANO - Una notte da incubo per due donne e le loro tre figlie adolescenti, in balia di una banda di malviventi armati di pistole e coltelli che ha fatto irruzione poco dopo...

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FERMIGNANO - Una notte da incubo per due donne e le loro tre figlie adolescenti, in balia di una banda di malviventi armati di pistole e coltelli che ha fatto irruzione poco dopo le 1.30 della notte, tra sabato e domenica, nella loro villa suddivisa in tre appartamenti, a Ca’ Gian Filippo. 


La grande abitazione è di proprietà dei fratelli Massimo e Lorenzo Rossi, titolari dell’impresa di zincature “Fratelli Rossi fu Alderige”. Le loro mogli e le loro figlie, l’altra sera erano sole perchè i due imprenditori erano all’estero per lavoro. Avvisati dell’accaduto sono entrambi rientrati a Fermignano ieri mattina. Il terzo appartamento appartiene ad Annalisa, la sorella di Massimo e Lorenzo, la moglie del noto virologo Roberto Burioni che utilizzano la residenza quando da Milano rientrano nella loro città natale. Scene da film per una rapina dalle modalità mai viste prima a Fermignano: armi alla mano, i banditi sono entrati prima in un appartamento e poi nell’altro, scardinando due portefinestre. 

«Non so se i banditi sono entrati anche nel mio appartamento - ha raccontato Burioni - ma non avrebbero trovato nulla di interessante. Magari libri ma non credo proprio fossero d’interesse per i rapinatori, anche se la cultura è sempre vitale» . Ironizza come è nel suo Dna però ammette: « Ho parlato con mia moglie Annalisa che mi ha raccontato i dettagli. L’importante è che non ci siano stati feriti, non si sia fatto male nessuno. In questi giorni sono fuori Milano per una serie di e questa mattina (ieri ndr) avevo il cellulare spento. Da Fermignano mi hanno cercato per raccontarmi dell’accaduto ma ne sono venuto a conoscenza solo parlando con un corrispondente di un giornale locale. Ho chiamato Anna e Alessandra che mi hanno rassicurato. Ma la paura è stata davvero tanta». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico