ACQUALAGNA - I militari della Compagnia di Urbino, durante un controllo amministrativo in un bar del comune di Acqualagna, hanno trovato un lavoratore in totale assenza di...
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Questo ha fatto scattare il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Inoltre, dopo aver riscontrato che ad alcuni minorenni erano state somministrate sostanze alcoliche è stata contestata anche la sanzione amministrativa prevista.
Il divieto, posto in via normativa e le eventuali violazioni sono punite con una sanzione che va da 250 a 1.000 euro. Riguarda i minori di anni 18, ultra sedicenni, in quanto la somministrazione di alcolici ai minori di anni 16 è sanzionata penalmente dall’articolo 689. In questa settimana, i carabinieri della Stazione di Acqualagna, insieme al personale del Nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro di Pesaro Urbino e dell’Asur Area Vasta 1, hanno effettuato diversi controlli ai locali di somministrazione di alimenti e bevande, nell’ambito di un servizio finalizzato alla verifica delle norme e prescrizioni igienico sanitarie, di prevenzione e contrasto al fenomeno della vendita di bevande alcoliche ai minori di anni 18 e dello sfruttamento del lavoro nero. Questa tipologia di controlli da parte del personale dell’Arma è finalizzata ad arginare il fenomeno del consumo di alcool tra minori.
Il cosiddetto “bere fino ad ubriacarsi” (binge drinking), infatti, specie tra i giovani, è un allarmante fenomeno che spesso ha infauste conseguenze anche nell’immediato (ad esempio causando incidenti stradali anche mortali non solo su se stessi ma soprattutto contro terzi del tutto incolpevoli), oltre ai dimostrati danni psicofisici di lungo periodo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico