Stanziamenti e indirizzi per aiutare chi soffre

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I SERVIZI
FERMO Non mancano i servizi e le associazioni per sostenere le donne. Fra queste, la Commissione per le pari opportunità provinciale guidata da Antonella Orazietti. Tanti i problemi da affrontare o affrontati, fra cui il femminicidio avvenuto nei mesi scorsi alla Corva di Porto Sant'Elpidio. Della Commissione fanno parte Maria Grazia D'Angelo, assessore ai servizi sociali di Pedaso; Tunia Gentili, ex presidente di Soroptimist; Maria Gabriella Caliandro, avvocato; Laura Gaspari, della rete anti-violenza e Alessandra Cognigni. A livello regionale la Commissione è guidata da Meri Marziali. Ogni anno, poi, sono oltre 400 le donne che si rivolgono agli sportelli dei Centri antiviolenza regionali in cerca di aiuto e sostegno nel momento più buio delle loro vite. Di recente per potenziare questa rete di accoglienza, la Regione ha previsto uno stanziamento di risorse da 621mila euro per il triennio 2018-2020, di cui 321 mila nel 2018 (fondi interamente statali) e 300mila nel 2020 (derivanti dal bilancio regionale). L'obiettivo è quello di garantire la sostenibilità finanziaria e operativa dei Cav e delle Case Rifugio. Nelle Marche sono cinque i Cav, uno per ogni territorio provinciale, alcuni articolati in propri sportelli decentrati, anche itineranti sul territorio provinciale di riferimento, utili a consentire una migliore accessibilità da parte delle donne. Le operatrici dei Centri offrono gratuitamente servizi di prima accoglienza, ascolto, orientamento psicologico e legale. Ad ogni Centro, poi, è collegata almeno una delle quattro Case Rifugio di primo livello (una è interprovinciale, tra le province di Ascoli e Fermo). Si tratta di strutture residenziali in cui viene condiviso con la donna e personalizzato il percorso di fuori-uscita dalla violenza.

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Corriere Adriatico