IL PROGETTO ASCOLI Le carenze infrastrutturali del territorio,...
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ASCOLI Le carenze infrastrutturali del territorio, fortemente penalizzato dalla mancanza di collegamenti efficienti che possano attrarre investimenti e restituire linfa all'economia, hanno spinto un comitato spontaneo di cittadini ascolani appassionati di ricerca e nuove tecnologie a sensibilizzare informalmente alcuni rappresentanti istituzionali (ovvero qualche consigliere regionale piceno) e anche ad alcuni imprenditori ascolani, su un'ipotesi alternativa avanguardistica e futuristica per risolvere il problema del trasporto delle merci da e per la provincia di Ascoli: l'utilizzo di particolari dirigibili di nuova generazione per il trasporto delle merci. «L'ipotesi che abbiamo prospettato spiegano i rappresentanti di questo comitato spontaneo per lo sviluppo di infrastrutture nel territorio piceno sembra eccessivamente ambiziosa e irrealizzabile, ma in realtà nasce da una attenta ricerca e documentazione che abbiamo avviato prima di contattare alcuni esponenti regionali e imprenditori di questo territorio». «Attualmente proseguono i promotori della proposta le tecnologie sono molto cambiate per quel che riguarda i dirigibili, molto più leggeri , con costi che si sono decisamente ridimensionati e con caratteristiche che ne rendono possibile l'utilizzo senza necessità di particolari piste di atterraggio. Le nuove tipologie di dirigibile garantiscono massima sicurezza, si sollevano con l'elio e possono partire o atterrare in qualsiasi spazio. Anche le dimensioni sono molto contenute rispetto a prima e ogni dirigibile può trasportare fino a 100 tonnellate, andando ad energia eolica e volando a 4.000 metri d'altezza. Si tratterebbe di approntare studi di fattibilità, con il coinvolgimento degli imprenditori, per garantire il trasporto di merci per tutte le aziende sul territorio e anche per eventuali aziende disposte ad investire qui. Un sogno che, osando, potrebbe divenire realtà aiutando l'economia locale senza attendere inutilmente, per decenni, infrastrutture come l'ammodernamento della Salaria o la ferrovia dei due mari ».
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Corriere Adriatico