Il precedente

Il precedente
Frullino, accetta e piedi di porconel bolide in sosta Non è la prima volta che i carabinieri riescono ad arginare le...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Frullino, accetta

e piedi di porco
nel bolide in sosta
Non è la prima volta che i carabinieri riescono ad arginare le scorribande della banda dell'Audi a geometria variabile, nelle sue diverse articolazioni. NMella notte del 9 ottobre scorso ad esempio una potente vettura della prestigiosa casa automobilistica con i quattro anelli intrecciati era stata intercettata dai militari della tenenza di falconara. La berlina, un' Audi A3 Sportback 3.2 V6 potentissima e alimentata con benzina a 100 ottani, era stata individuata in via Alto Adige, pronta per la fuga. Probabilmente i ladri che la utilizzavano in quel momento erano impegnati in qualche sopralluogo, cercando obiettivi da colpire tra le abitazioni collocate nella zona residenziale falconarese. Progetti andati in fumo grazie all'intervento dei carabinieri di Falconara che, insospettiti da quell'auto di grossa cilindrata in sosta, hanno subito eseguito un accertamento sul mezzo riscontrando che lo stesso montava le targhe di una Renault X-Mod, rubate pochi giorni prima a Camerano. All'interno del bagagliaio, c'era un vero e proprio arsenale dello scassinatore: un frullino, due piedi di porco, un'ascia da 10 dieci e svariati utensili da scasso (cacciaviti, pinze e punteruoli). Gli investigatori hanno prelevato tracce biologiche all'interno dell'auto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico