IL NODOPESARO Sono due le ipotesi al vaglio del Comune per consentire la riapertura di strada San Nicola a Trebbiantico. Il contenzioso fra privati e Comune che si strascina da...
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PESARO Sono due le ipotesi al vaglio del Comune per consentire la riapertura di strada San Nicola a Trebbiantico. Il contenzioso fra privati e Comune che si strascina da oltre 10 anni , è stato riportato d'attualità con un' interrogazione a firma dei 5 Stelle per chiedere un'accelerata che porti alla risoluzione dell'annosa vicenda.
La diatriba
Dall'assessore ai Lavori pubblici Enzo Belloni e dal presidente del quartiere Colline e Castelli Nicholas Blasi, arrivano le prime risposte sull'iter che l'Amministrazione sembra intenzionata a perseguire e si cerca il coinvolgimento diretto di Società Autostrade. Si tratta di una vicenda che risale a dieci anni fa a seguito di una frana che aveva provocato il cedimento e il crollo di un muro di contenimento privato. Da allora il transito è stato bloccato. «Ogni tipo di lavori è fermo ricorda il presidente del quartiere - per un contenzioso fra Comune e privati proprietari dei terreni franati, proprio per l'accertamento delle responsabilità. Ad oggi ci si attiene a una perizia del Tribunale che ha nominato un suo Ctu. L'Amministrazione è comunque intenzionata a fare la propria parte, venendo incontro alle richieste dei residenti». «Il problema prosegue il presidente Blasi è legato soprattutto all'instabilità delle scarpate, tutto ciò considerando che non c'è ad oggi un sistema messo in atto dai privati proprietari dei terreni per una corretta regimazione delle acque piovane». Ecco allora le due ipotesi allo studio. «L'ipotesi di messa in sicurezza delle scarpate prevede un accordo fra Comune e privati anticipano Belloni e Blasi ma pare che i proprietari dei terreno non siano completamente disponibili anche per i costi elevati di questo intervento».
Tratto privato
La seconda ipotesi prevede invece un intervento di ripristino della porzione di strada. «Si sta per questo valutando con i tecnici se sia possibile rialzare l'attuale sede stradale compromessa. Come? Si dovrà cercare un accordo con Società Autostrade che andrà di pari passo alla realizzazione della bretella di Muraglia. In quel caso con l'avvio del cantiere e l'asportazione della terra si dovrà valutare se quel materiale possa essere riutilizzabile altrove, e se ci fosse esito positivo si può ipotizzare di rialzare la carreggiata mettendola in sicurezza per la riapertura della strada».
Letizia Francesconi
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Corriere Adriatico