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PESARO Dall'ordinanza sul decoro, alla lotta per l'abbandono delle cicche di sigarette e deiezioni dei cani, fino ai premi a chi pulisce senza chiedere nulla in cambio, la città giardino diventa una priorità. La cima dell'iceberg è Natsuko, ma la base è allargata. «Il riconoscimento che voglio consegnare a Natsuko lo estendo simbolicamente a tutti coloro che ogni giorno danno una mano a tenere pulita Pesaro», dice il sindaco Matteo Ricci tamponando il rischio dell'effetto-boomerang paventato dall'opposizione e dallo stesso senatore Cangini di Forza Italia. Non c'è solo Natsuko, ci sono tantissimi altri pesaresi che nel loro piccolo si impegnano a mantenere la città pulita. Alcuni hanno formato anche dei gruppi di volontari, come PuliAmo Pesaro, che a domeniche alternate si danno appuntamento sulle spiagge per pulirle, soprattutto dalla plastica. E poi ci sono le associazioni più strutturate come Legambiente. Ma a fare il giro d'Italia, con tutti i media nazionali che ne hanno parlato, per i misteri dei social e del tam tama condiviso, è stata lei: Natsuko Takase, la cantante giapponese che spazza in piazza del Popolo. Alla fine un pizzico di ironia non guasta, e allora c'è chi in questi giorni pubblica annunci per cercare fotografi che lo immortalino con una scopetta mentre pulisce la zona centro-mare. E chi, invece, si fa fotografare a Pantano con la pulitrice in mano in attesa del premio, ricevendo oltre un migliaio di like tra i vari gruppi social. Al di là delle parodie, Pesaro è una città dove la cultura della pulizia fai da te esisteva già prima della storia di Natsuko. Ma questa vicenda ha messo questo valore sotto i riflettori, con i vari gruppi ambientalisti, dei quartieri, associazioni, scout, e altri, che hanno ricordato negli ultimi giorni quanto si faccia con costante periodicità nella pulizia di spiagge, aree verdi, e altri pezzi di città.
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Corriere Adriatico