Così dopo gli ultimi sopralluoghi di ieri mattina, serviti a valutare costi

Così dopo gli ultimi sopralluoghi di ieri mattina, serviti a valutare costi
Così dopo gli ultimi sopralluoghi di ieri mattina, serviti a valutare costi e benefici delle due ipotesi, la scelta è ricaduta sull'impianto sportivo dorico, utilizzato per gare...

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Così dopo gli ultimi sopralluoghi di ieri mattina, serviti a valutare costi e benefici delle due ipotesi, la scelta è ricaduta sull'impianto sportivo dorico, utilizzato per gare e allenamenti di atletica leggera indoor (è la casa del campione di salto in alto Gianmarco Tamberi), ma già utilizzato per emergenze di protezione civile come in occasione del terremoto del 2016, quando ospitò gli sfollati anconetani.

Impianti adatti
Una soluzione preferita «sia per la sua collocazione strategica - spiegava la Regione - sia per il fatto che questa dispone di una impiantistica più facilmente adattabile alle esigenze sanitarie rispetto all'ipotesi della nave». Serviranno due settimane, con il progetto già pronto, per allestire l'ospedale d'emergenza nel palazzetto in zona Palombare, una struttura da 3.500 mq, inaugurato nel febbraio del 2005 e capace di ospitare 2.069 spettatori. Bisognerà predisporre l'impianto per l'ossigeno, realizzare il cablaggio delle 100 postazioni monitorate, l'impianto per il trattamento dell'aria e sperare che arrivino in fretta i ventilatori polmonari, macchinari richiestissimi in questa fase dell'emergenza.
«Procediamo dunque con celerità con questo progetto - parole di Ceriscioli - che in poco più di un giorno ha avuto significative adesioni in termini di donazioni, giungendo una cifra consistente che potremo cominciare a quantificare con esattezza nelle prossime ore, dopo che saranno state formalizzate alcune importanti dichiarazioni di disponibilità. Colgo l'occasione per ringraziare ancora una volta tutti gli imprenditori e i privati cittadini che generosamente ci hanno già risposto, e quanti lo faranno in futuro. Questo ci permetterà di salvare molte vite umane».
Lorenzo Sconocchini
Andrea Taffi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico