OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
L'eventuale introduzione "dell'obbligo del casco per i maggiorenni che utilizzano il monopattino in sharing sarebbe una scelta drammatica per l'industria della mobilità sostenibile, non basata su dati oggettivi relativi agli incidenti". E' quanto afferma in una nota Assosharing, l'associazione che riunisce il comparto della mobilità sostenibile in sharing. Da uno studio dell''Osservatorio Sharing Mobility presso il Ministero dell'Ambiente emerge infatti come si verifichino 44 incidenti ogni 10mila monopattini in sharing, pari allo 0,004%. Numeri che, sostiene l'associazione, indicano come in Italia non esista alcuna emergenza per i monopattini in sharing che giustifichino l'obbligo del casco per i maggiorenni".
"L'obbligo del casco - continua l'associazione - renderebbe l'Italia una vera e propria anomalia su scala europea e condannerebbe il Paese agli ultimi posti della classifica sulla mobilità sostenibile.
Il timore è che si agisca sull'onda di una narrazione semplicistica e sensazionalistica, non considerando i numeri, non valutando la dinamica degli incidenti avvenuti e le proposte responsabili elaborate dal settore. Bisogna ricordare come la quasi totalità degli incidenti gravi abbia coinvolto i monopattini privati e non quelli della sharing mobility. Lo sharing è fra le realtà più sicure in assoluto su strada: i mezzi sono dotati di gps, assicurazione e regolatore di velocità da remoto che non consente manomissioni. Assosharing si è messa a disposizione per pianificare investimenti nelle città che consentano di pianificare nuove infrastrutture e parcheggi, a beneficio del decoro. Si impegna anche a implementare nuovi strumenti tecnologici di sicurezza sui mezzi. Si è inoltre già impegnata ad attuare, sin da subito, alcune importanti iniziative, tra cui la riduzione delle velocità massima di circolazione per i monopattini, riducendola da 25km/h a 20km/h, e l'obbligo di assicurazione RCT. Chiediamo quindi al Governo di non indebolire un pezzo importante.
Leggi l'articolo completo suCorriere Adriatico