MARANELLO - La Ferrari continua a crescere e, grazie alla Portofino ma anche all’aumento delle vendite in Cina, chiude il primo trimestre con 2.610 vetture consegnate, il...
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È il secondo dei cinque lanci del 2019, dopo la F8 Tributo presentata al Salone dell’Auto di Ginevra. Altri due sono previsti a settembre, l’ultimo a fine anno. Sul fronte sportivo Camilleri ammette che i risultati nelle prime gare della stagione di Formula 1 sono state «al di sotto delle nostre ambizioni», ma si dice «fiducioso» sul proseguimento della stagione. «Abbiamo tutti gli elementi necessari per essere un competitor credibile per vincere il campionato», afferma. Nei primi tre mesi del 2019 le consegne della Rossa sono in aumento del 22,7%, con un contributo positivo di tutte le regioni: l’incremento è del 9,6% in Emea (Italia, Regno Unito, Germania, Svizzera, Francia, Medio Oriente), del 26,5% nelle Americhe e del 79,2% in Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan. Camilleri sottolinea la «forte spinta» delle immatricolazioni nel mercato cinese: «sono convinto che col tempo faremo bene in Cina: con i modelli ibridi e il Purosangue saremo nelle condizioni per esplorare le possibilità del mercato cinese».
Il manager ricorda che la fornitura di motori alla Maserati non verrà rinnovata al termine del contratto che scade nel 2020 (le ultime consegne verranno effettuate tra 2021 e 2022), ma il Tridente non sarà sostituito con un’altra casa. L’indebitamento industriale netto al 31 marzo 2019 è pari a 192 milioni (-48,4% rispetto al 31 dicembre 2018). Per il 2019 i target restano quelli già indicati: ricavi netti oltre 3,5 miliardi di euro, in crescita di oltre il 3% rispetto al 2018, ebitda adjusted tra 1,2 e 1,25 miliardi, in aumento di circa il 10%, ebit adjusted tra 0,85 e 0,9 miliardi (circa il 6% in più del 2018), free cash flow industriale pari a 0,45 miliardi, in crescita di oltre il 10%. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico