Venerdì parte il Mondiale F1 2020 e nel primo turno di prove libere, che scatterà alle ore 11, subito vi sarà una sorpresa targata Mercedes. La W11 non...
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In queste settimane la Casa tedesca ha sostenuto apertamento la lotta del suo portacolori Hamilton, inevitabilmente molto sensibile agli ideali del movimento Black Lives Matter e alla causa antirazzista. Il pilota inglese ha inoltre istituito la "Hamilton Commission", per favorire il coinvolgimento nel motorsport dei giovani provenienti da fasce discriminate della popolazione. "Voglio davvero dire grazie a Toto e al consiglio di amministrazione per aver ascoltato, parlato e capito le mie esperienze e la mia passione", ha sottolineato il sei volte iridato. Anche la sua tuta da gara diventerà nera, così come quella del compagno Valtteri Bottas. "Ho vissuto personalmente il razzismo nella mia vita, per familiari e amici è stata la stessa cosa. Quando chiedo un cambiamento, parlo dal cuore. Vogliamo costruire qualcosa che vada oltre lo sport, e se potremo guidare questo processo daremo un messaggio molto forte, che darà fiducia anche agli altri per aprire un dialogo".
Il team Mercedes si fa portavoce di una causa fondamentale, ma con estrema onestà riconosce di dover lavorare innanzitutto al proprio interno: solo il 3% dei dipendenti appartiene a minoranze, e solo il 12% è di sesso femminile. "Abbiamo bisogno di trovare nuovi approcci per attirare talenti da tante aree della società che attualmente non raggiungeremo. Riuscendoci, saremmo più forti", è l'obiettivo dichiarato. La "Freccia Nera" è il punto di partenza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico