Abt, l'ex "figlio di papà" trionfa in casa e consacra il suo talento

Daniel Abt, festeggia la vittoria a Berlino
BERLINO - Chiamatelo pure “figlio di papà”. Quando uno vince merita l’appellativo di “figlio d’arte” e questo è Daniel Abt, il...

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BERLINO - Chiamatelo pure “figlio di papà”. Quando uno vince merita l’appellativo di “figlio d’arte” e questo è Daniel Abt, il tedesco che vince nella capitale tedesca con un’auto che parla la sua stessa lingua e che conquista una storica doppietta. Daniel è infatti figlio di Hans-Jürgen, ex pilota anche lui e titolare della ABT Sportsline, famosa per le sue elaborazioni, oltre che fondatore della ABT Schaeffler, quello che da quest’anno è ufficialmente il team Audi in Formula E. Daniel Abt insomma è uno di quei ragazzi che hanno mangiato pane e pistoni sin dalla tenera età, ma di certo non poteva immaginare che avrebbe raggiunto il culmine della sua carriera con monoposto che non consumano neppure un goccio di benzina.


Nonostante abbia solo 25 anni (è nato il 2 dicembre del 1992), è uno dei piloti più esperti di Formula E avendovi partecipato sin dalla prima stagione e sempre con quella che si potrebbe definire l’auto di famiglia. Il buon Daniel sta però dimostrando a pieno tutto il suo valore proprio in questa stagione, dopo le prime 3 senza vittorie, e quella di Berlino sarebbe la terza affermazione se a round 2 ad Hong Kong non ci fosse stata la squalifica per l’irregolarità all’inverter. Poi è arrivato il trionfo a Città del Messico, grazie anche ad un perfetto cambio di macchina ai box, ed ora il dominio totale nella gara di casa: super pole con miglior tempo (la prima volta per lui), giro più veloce e vittoria in gara con 6,8 secondi di vantaggio sul compagno di squadra, Lucas Di Grassi. E così sono 29 punti che Abt porta a casa e che lo fanno salire in classifica al quarto posto a 85 punti, uno solo dietro Felix Rosenqvist, ma con un’Audi che sembra avere qualche numero in più.
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Corriere Adriatico