Moda/Cristiana Dell'Anna: «Mescolo stili e colori restando green»

L'attrice si sente una fashion-challenged

Foto Mirko Morelli
Determinata, sportiva ma anche estremamente elegante e sensuale, Cristiana Dell’Anna è un’attrice napoletana, classe 1985, poliedrica, capace di passare dal...

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Determinata, sportiva ma anche estremamente elegante e sensuale, Cristiana Dell’Anna è un’attrice napoletana, classe 1985, poliedrica, capace di passare dal dialetto napoletano più stretto all’inglese fluente in un baleno.

A 13 anni capisce di voler fare l’attrice e a 20 viene ammessa ad un importante corso estivo su Shakespeare a Londra, dove rimane per cinque anni e mezzo, fino a quando torna a Napoli per il provino per "Un posto al sole", la prendono per il ruolo delle due gemelle Cirillo. Il successo internazionale arriva con la serie TV "Gomorra" nel 2016, in cui interpreta Patrizia Santoro. È poi stata Caterina Chinnici nel film "Rocco Chinnici - È così lieve il tuo bacio sulla fronte", e protagonista di "Mister Felicità", al fianco di Alessandro Siani. Il regista Mario Martone l’ha poi scelta per "Qui rido io", con Toni Servillo, e, contemporaneamente, l’abbiamo vista nel film "È stata la mano di Dio" di Paolo Sorrentino. Attualmente possiamo ammirarla su Sky Arte nel progetto "Io e Lei", in cui interpreta Tina Modotti e al cinema in Mixed by Erry, il nuovo film di Sydney Sibilia.

Cristiana, che rapporto ha con la moda?

«Mi sento una “fashion-challenged”, cioè una persona che non necessariamente segue la moda ma prova a sfidarla. In verità però, se anche seguo il mio stile personale, mescolo con le influenze dettate dai grandi stilisti. Ad una condizione però, che siano green».

Quando apre il suo armadio che colore predomina?

«È un arcobaleno di sfumature perché sono schiava del mio essere attrice con variazione di identità. Io poi conservo tutto, non spreco, riciclo. Compro poco e solo capi e accessori prodotti con materiali e in maniera eco-sostenibile. Sono convinta, poi, che nella moda tutto torni».

Come le piace vestire?

«A seconda del mood del giorno scelgo di essere più country o più sofisticata, casual o sportiva».

Ha una parte del corpo che le piace valorizzare?

«Più che una parte del corpo direi il portamento. Sto con le spalle dritte e valorizzo il modo in cui cammino nel mondo, anche se non sempre ci riesco. Ma quando sono sicura di me, non ho dubbi che qualsiasi cosa metta sembrerò statuaria. E traspare, la gente lo avverte».

A quale elemento del suo look non rinuncerebbe mai?

«Alle mie sneakers, comode e allo stesso tempo cool».

Cosa invece non indosserebbe?

«Di sicuro capi o accessori scomodi. L’abito deve darti potere, non ostacolarti».

Quali sono i capi e gli accessori chiave del suo guardaroba?

«Le giacche, perché davvero fanno l’outfit, soprattutto nelle mezze stagioni. E il berretto sportivo, quello da baseball».

Ha un portafortuna?

«No, ma essendo spesso lontano da casa, porto in valigia un indumento di mio marito, una felpa magari o una T-shirt. Un gesto che mi dà forza e amore».

Quando si sente un po’ giù cosa ama indossare?

«Nelle giornate no, indosso i miei abiti sportivi e mi alleno. Ho un paio di pantaloni per lo yoga azzurro polvere che adoro, li metto e mi sento già meglio».

Gli abiti secondo lei definiscono solo l’immagine o hanno il potere di lanciare dei messaggi?

«Gli abiti sono manifestazione di ciò che siamo o ciò che ci impongono di essere e perciò possono essere un’arma potentissima per lanciare messaggi».

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Corriere Adriatico