Dallo Shakhtar Donetsk a Loreto, il tecnico Davide Possanzini è tornato a casa da moglie e figli

Davide Possanzini
ANCONA - Davide Possanzini è tornato in Italia. Il tecnico loretano, vice di Roberto De Zerbi allo Shakhtar Donetsk, è riuscito tra ieri e domenica insieme al resto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Davide Possanzini è tornato in Italia. Il tecnico loretano, vice di Roberto De Zerbi allo Shakhtar Donetsk, è riuscito tra ieri e domenica insieme al resto dello staff a lasciare Kiev, approdare a Leopoli e raggiungere l’aeroporto bergamasco di Orio al Serio dopo un viaggio estenuante tra Ungheria e Romania.

 

L’annuncio ufficiale è stato dato, via social, dal fratello Matteo: «Davide è rientrato a casa – ha esordito sulla propria bacheca Facebook -. Ci tengo a dire grazie a tutte le persone che mi hanno cercato, siete stati tantissimi: parenti, amici, dirigenti o semplicemente conoscenti. Anche con una chiamata o un messaggio a cui non ho avuto la forza o la voglia di rispondere, con l’imbarazzo che avete mostrato nel chiedermi come stessi o se avessi novità, vi ho sentiti vicini in un momento in cui ho provato sensazioni che mai avrei voluto conoscere. L’angoscia di quando senti le sirene di piazza Maidan in diretta dalla tv e ti domandi da solo cosa possa provare un fratello in un bunker in mezzo a una guerra è inferiore solo alla gioia di saperlo a casa da Chiara (la moglie, ndr) e dai suoi figli. Grazie a tutti, specialmente a mamma: saremmo perduti se vivessimo un solo secondo senza di te». 
 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico