Terremoto, il presidente Ingv: «Sequenza lunga, temiamo altri eventi importanti»

ANCONA - La sequenza sismica che si è attivata in Italia centrale il 24 agosto scorso potrebbe «durare a lungo» e «non si possono escludere nuovi eventi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - La sequenza sismica che si è attivata in Italia centrale il 24 agosto scorso potrebbe «durare a lungo» e «non si possono escludere nuovi eventi importanti. Abbassare la guardia può essere pericoloso». Lo ha detto oggi a Roma il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni, in un incontro organizzato dalla Stampa estera. Come sia impossibile fare previsioni sui terremoti lo dimostra la storia sismica di quella zona, dove nel 1703 sono avvenuti due terremoti importanti, seguiti da un altro evento a distanza di due anni.




Sono 23.300 le scosse registrate dal 24 agosto dalla Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Alle ore 11:00 del 5 novembre, i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 sono circa 663, 41 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 e 5 quelli di magnitudo maggiore o uguale a 5, secondo le rilevazioni dell'Ingv. Dopo l'evento del 30 ottobre, alle 7:40 ora di magnitudo 6.5 sono stati localizzati complessivamente oltre 3300 eventi sismici. Alle ore 11:00 di oggi, 5 novembre, i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 registrati sono stati circa 316 e 20 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5. Dalla mezzanotte di oggi le scosse finora registrate di magnitudo superiore a 2 tra le Marche, il Lazio e l'Umbria sono state 101. Secondo i rilevamenti dell'Ingv, la più forte è stata quella di magnitudo 3,6 delle 9.17 con epicentro nei pressi di Accumoli e Cittareale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico