Salva banche, le procure a confronto per i crac dei quattro istituti di credito

La sede romana di Banca Marche
ANCONA - Non un coordinamento investigativo ma un confronto e uno scambio d'informazioni di tipo tecnico-giuridico tra i pm che si occupano delle inchieste sulle vicende...

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ANCONA - Non un coordinamento investigativo ma un confronto e uno scambio d'informazioni di tipo tecnico-giuridico tra i pm che si occupano delle inchieste sulle vicende relative a Banca Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara, Banca Marche e Cassa di Risparmio di Chieti destinatarie del decreto "salva-banche".


Sarebbe stato questo l'oggetto della riunione riservata che si è svolta lunedì scorso a Bologna tra i magistrati delle procure interessate. Per la Procura anconetana hanno partecipato al vertice il procuratore della Repubblica Elisabetta Melotti e il pm Andrea Laurino. L'incontro, stando a quanto si è potuto apprendere, avrebbe riguardato varie questioni che vanno da tematiche interpretative giuridiche relative alle inchieste che hanno problematiche coincidenti, fino alle ipotesi di reato da contestare nelle varie circostanze.

Il confronto sarebbe servito a 'coordinare' da un punto di vista giuridico le azioni dei Pm, ferma restando l'assenza di un coordinamento investigativo delle indagini che restano distinte. Uno 'scambio' tra i magistrati reso necessario dal carattere non routinario delle inchieste e anche dal complesso scenario seguito al salvataggio degli istituti di credito, con azzeramento di azioni e obbligazioni subordinate, e creazione delle nuove banche.

Circostanze che hanno indotto molti risparmiatori a presentare decine di esposti anche alla procura di Ancona per far accertare se siano stati oggetto di truffa da parte dei vecchi istituti di credito.
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Corriere Adriatico