Firmato il protocollo d'intesa tra Regione Marche e sindacati

Ceriscioli con i responsabili sindacali
ANCONA - Firmato il protocollo di intesa tra la Regione Marche e i sindacati. «Lo sviluppo dei rapporti con le parti sociali...

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ANCONA - Firmato il protocollo di intesa tra la Regione Marche e i sindacati.




«Lo sviluppo dei rapporti con le parti sociali è essenziale in questo momento particolarmente difficile per la gestione efficiente della cosa pubblica. Ritengo, infatti, che la partecipazione democratica e la condivisione di obiettivi comuni sia un metodo di governare e che il confronto contribuisca a dare maggiore qualità alle scelte».



Così il presidente della giunta regionale, Luca Ceriscioli, sulla firma dell'intesa con i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil «per la qualità della partecipazione e del confronto». «Il confronto con i corpi intermedi della società - seguita Ceriscioli - non è una perdita di tempo, ma anzi una facilitazione del percorso per raggiungere risultati più significativi e utili, soprattutto in una fase epocale come quella che stiamo vivendo. In tal senso il protocollo firmato oggi è un esempio concreto, sia per i contenuti, sia per il metodo operativo con cui saranno affrontati i problemi che hanno ispirato l'intesa. Sono già in agenda alcuni appuntamenti prima delle ferie estive su temi particolarmente urgenti, come la Sanità, il riordino degli Enti locali, la ridefinizione dell'Isee. Insomma, non si tratta di una mera dichiarazione di intenti, ma di un programma operativo da subito».



«Questo protocollo - ha affermato Roberto Ghiselli, Cgil - è nel segno della massima concretezza e improntato a uno spirito riformista. Abbiamo condiviso le priorità e le urgenze per rendere più efficiente il sistema, non ancorati ad un conservatorismo ma guardando all'innovazione. Siamo soddisfatti che il presidente Ceriscioli voglia ripristinare il Fondo sociale, perchè significa tutelare nel quotidiano le fasce deboli e le famiglie in difficoltà». «È un accordo molto importante anche dal punto di vista programmatico - ha detto Stefano Mastrovincenzo, Cisl - perchè lungimirante, non limitandosi alla contingenza, ma tiene conto anche del medio periodo. Un percorso comune che rappresenta una sfida anche per noi, nell'ottica della cooperazione con le istituzioni, del dialogo diretto, della condivisione degli obiettivi per la realizzazione dell'interesse generale e del bene comune». Claudia Mazzucchelli, Uil, ha ribadito la soddisfazione per il «metodo di approccio al dialogo che il Ceriscioli ha impresso, quasi in controtendenza nazionale, che restituisce significato al concetto di partecipazione democratica. I dati sulla cassa integrazione - ha aggiunto - sono ancora preoccupanti e insieme alla Regione, grazie a questo strumento di confronto e al cronoprogramma operativo, contiamo di dare risposte più concrete e immediate ai cittadini». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico