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ANCONA - Una poltrona contesa. La nomina del nuovo Garante regionale dei diritti alla persona tiene banco a Palazzo delle Marche, dove ieri la commissione Affari istituzionali ha passato in rassegna i curricula dei vari candidati, scartando quelli che non possedevano i requisiti necessari a ricoprire il ruolo (sul tavolo dei commissari anche la nomina dei componenti del Comitato per la cooperazione e la solidarietà internazionale, del Comitato tecnico dei dialetti marchigiani e del Consiglio di amministrazione dell’Amat).
Gli aspiranti in corsa
Nella lista degli aspiranti Garanti dei diritti spunta anche il nome di Giancarlo Giulianelli, legale maceratese noto, tra le altre cose, per essere l’avvocato difensore di Luca Traini, l’autore del raid razzista del 2018 a Macerata. Alle Regionali di settembre, Giulianelli si era candidato con la lista civica a sostegno di Acquaroli, Movimento per le Marche – rimasta a secco quanto a consiglieri eletti –, sponsorizzata dalla deputata ex Movimento 5 stelle, ora Gruppo Misto, Rachele Silvestri. Sarebbe stata proprio lei ad aver proposto il nome dell’avvocato per il ruolo di Garante e, considerando che, all’interno della coalizione di maggioranza, la lista non ha ancora avuto in dote incarichi, potrebbe avere buone chance.
La soluzione terza
Anche perché, una soluzione terza sarebbe anche l’ideale per scongiurare l’eventuale braccio di ferro tra Lega e Fratelli d’Italia.
Il borsino vede il fixing
Tornando al dossier Garante, il borsino dà stabile nella parte alta della classifica Francesco Cavalieri, avvocato ed ex vicesindaco di Fano, candidato alle Regionali di settembre in quota FdI. Nei giorni scorsi sembrava ci fosse una convergenza di massima sul suo nome, ma Giulianelli potrebbe superarlo al fotofinish. Salgono poi le quotazioni di Manuela Caucci, avvocato di Ancona apprezzato dalla Lega (che su Ancona ha presentato anche la candidatura di Daniela Pigotti) ma che non dispiace neanche al capogruppo regionale FdI Carlo Ciccioli, molto attento alla questione.
Il magistrato in lizza
Nome di peso quello di Filomena Ruta, magistrato della Corte d’appello di Ancona nella sezione Minori e famiglia. Di Osimo, andrebbe in pensione a maggio ed il passaggio al ruolo di Garante segnerebbe una sorta di continuità nel settore di competenza. Nessuna chance di riconferma, invece, per Andrea Nobili, l’uscente considerato “troppo di sinistra” da una maggioranza di governo di tutt’altro colore. Continua intanto a ricoprire il ruolo in regime di proroga dopo la riapertura dei termini di presentazione delle domande sancita con la modifica alla legge regionale sulle Norme per le nomine e designazione di spettanza della Regione, approvata nella seduta consiliare del 29 dicembre.
Le quotazioni più arretrate
Quotazioni basse anche per il legale di Civitanova Marche, Alberto Feliziani, e per l’avvocato Giovanni Lanciotti, che alle Regionali ha corso sotto la bandiera di Forza Italia. Nel gioco di pesi e contrappesi all’interno della maggioranza, infatti, gli azzurri dovrebbero accaparrarsi la guida del Parco del Conero, con il forzista Daniele Silvetti in pole position, appoggiato dal sindaco di Numana Gianluigi Tombolini.
Le pari opportunità
Tra gli altri ruoli da decidere a stretto giro di posta, quelli delle 21 donne che andranno a comporre la Commissione Pari Opportunità e, più avanti, toccherà all’Erdis ed all’Erap Marche. Quanto all’Ente per il diritto allo studio, il nome più papabile pare essere quello di Maura Magrini, commercialista e con un ruolo amministrativo all’interno dell’Università di Urbino. Sarebbe stato proprio il sindaco della città Gambini a proporla per il ruolo, dopo averla avuta come assessora al Bilancio nel suo primo mandato.
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Corriere Adriatico