Magazzini nelle Marche per i vestiti contraffatti importati dalla Tunisia: denunciato imprenditore, giro d'affari da 2 milioni

Magazzini nelle Marche per i vestiti contraffatti importati dalla Tunisia: denunciato imprenditore, giro d'affari da 2 milioni
ANCONA - La Finanza di Torino ha sgominato una rete di distribuzione di capi contraffatti che aveva le sue basi, con magazzini di stoccaggio anche nelle Marche. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - La Finanza di Torino ha sgominato una rete di distribuzione di capi contraffatti che aveva le sue basi, con magazzini di stoccaggio anche nelle Marche.


LEGGI ANCHE:
Pesaro, Mirko "Zagor" Bertuccioli muore a 46 anni: il fondatore dei Camillas ucciso dal Coronavirus

Nina, bloccata nell’isola messicana Holbox: «Il biglietto aereo per tornare è un miraggio»


Il network aveva la sua base logistica in Tunisia e da lì distribuiva migliaia di capi di abbigliamento dei marchi contraffatti più prestigiosi in tutta Italia. Per questo la Guardia di Finanza di Torino ha denunciato nei giorni scorsi per contraffazione di marchi e frode in commercio un imprenditore italiano, sequestrato oltre 50.000 tra accessori e capi di abbigliamento con il marchio contraffatto scoprendo un giro d'affari per oltre 2 milioni di euro.  Nel corso delle indagini, i finanzieri  hanno scoperto che  l'uomo importava illecitamente in Italia ingenti quantitativi di jeans e t-shirt falsi. Una volta in Italia la merce veniva nascosta all'interno di alcuni depositi nelle Marche, dove un suo incaricato compiacente provvedeva alla vendita per il tramite di alcuni broker. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico