Terza dose di vaccino: la Cabina di regia valuta i tempi. La prima ipotesi rimane ottobre

Terza dose di vaccino: la Cabina di regia valuta i tempi. La prima ipotesi rimane ottobre
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ANCONA - Se ne è parlato lunedì pomeriggio alla riunione della cabina di regia con i manager delle aziende sanitarie e i dirigenti del servizio Salute. Il tema della terza dose è sul tavolo già da qualche giorno e nessuno sottovaluta il problema di farsi trovare pronti in autunno se si dovesse far ricorso ai vaccini per un ciclo supplementare. Eventualità peraltro ormai quasi certa alla luce delle raccomandazione degli infettivologi, dei ricercatori scientifici e dei virologi visto che l’immunità di gregge è ancora lontana e l’aggressività della variante Delta non promette nulla di buono.

 

Rallentano gli hub vaccinali

Dunque le Marche ci stanno ragionando in un contesto in cui gli hub vaccinali meno importanti della regione hanno accorciato gli orari di lavoro e i camper invece sono attesi da un supplemento di lavoro mirato con appuntamenti nei centri dove i numeri della profilassi sono ancora un po’ incerti. Saltamartini durante il confronto ha preso a riferimento il modello israeliano che ha già avviato la terza dose . «Con una validità di nove mesi dell’attuale ciclo completo - ha spiegato l’assessore alla Sanità - e le prime dosi inoculate a gennaio ai sanitari il termine di riferimento dovrebbe essere ottobre. Sono stati i sanitari a segnalarci questa necessità oltre alle categorie fragili che andrebbero di pari passo». 

Green pass a dodici mesi?

Per contro, andrà valutata l’ipotesi secondo cui il Cts esaminerà venerdì ipotesi allungamento Green pass. C’è la posibilità di allungare fino a 12 mesi la validità a partire dalla somministrazione della seconda dose. Altro tema allo studio, quello di uniformare la durata del Green pass per tutti, anche per i guariti: in questo caso il calcolo della scadenza avverrebbe dal momento delle dimissioni per chi è stato ricoverato. Sul tema della terza dose si è espresso ieri anche il ministro della Salute Roberto Speranza. «Da parte di Aifa e Ema - ha spiegato - non c’è ancora un’indicazione perentoria e l’emergenza di queste ore è vaccinare chi ha zero dosi, ma c’è una discussione all’interno del Cts e sicuramente si partirà con la terza dose per i fragili, gli immunodepressi, i trapiantati. Poi si arriverà agli over 80 e gradualmente anche a tutti gli altri». Quindi meglio arrivarci preparati e con le idee chiare, tornando alle argomentazioni ascoltate lunedì in cabina di regia a palazzo Rossini. Le considerazioni di Saltamartini sono state discusse in parte anche ieri mattina nella conferenza tecnica Stato-Regioni dove pure oltre alla terza dose si sta ragionamento in maniera molto concreta sull’obbligo vaccinale per gli over 40. 

 

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Corriere Adriatico