I sindacati attaccano la Regione "Modificare il bilancio di previsione"

Mastrovincenzo e Fioretti
ANCONA - I sindacati all'attacco: nel bilancio di previsione tagli insostenibili. «Chiediamo alla Regione Marche di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - I sindacati all'attacco: nel bilancio di previsione tagli insostenibili.


«Chiediamo alla Regione Marche di correggere la sua proposta di bilancio di previsione, perchè le contrazioni di spesa per il sociale, il trasporto pubblico locale, la sanità e il fondo anticrisi non sono sostenibili. Sollecitiamo inoltre la Giunta a rispettare l'impegno di convocare al più presto le organizzazioni sindacali per un confronto di merito finalizzato a verificare le possibili modifiche alle misure proposte». È quanto scrivono i segretari della Cgil Roberto Ghiselli, della Cisl Stefano Mastrovincenzo e della Uil Graziano Fioretti a proposito del bilancio 2005 e pluriennale che approderà in consiglio regionale entro fine anno.

«Come si temeva - dicono Cgil, Cisl e Uil - il bilancio prevede tagli molto consistenti ad importanti funzioni come la sanità, i servizi sociali, il trasporto pubblico locale, le politiche del lavoro, il fondo anticrisi, e in alcuni casi l'azzeramento dell'intera voce di bilancio (come i servizi integrati sociosanitari, con 55 milioni cancellati)». Sono prevedibili secondo i sindacati «ricadute pesanti sulle condizioni delle persone e delle famiglie, in particolare per chi ha bisogno di cure e assistenza, per l'infanzia, per gli studenti, per i disoccupati e le famiglie colpite dalla crisi, per i pendolari». I tagli riguardano anche «tutte le attività economiche, dove si prevede una totale cancellazione di risorse regionali, e questo fatto comporterà che una parte consistente dei fondi comunitari saranno sostitutivi e non aggiuntivi alle risorse locali, determinando un calo delle risorse complessive impegnate per sostenere lo sviluppo in un momento di crisi in cui andrebbe fatto l'opposto». La responsabilità della situazione va ascritta innanzitutto «all'inaccettabile manovra finanziaria decisa dal Governo, ma va anche detto che le Regioni non hanno fatto tutto il possibile per impedire una manovra così penalizzante per le comunità locali» concludono Ghiselli, Mastrovincenzo e Fioretti.





Clicca qui per la PROMO


Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico