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ANCONA - La figura un po’ amarcord del bagnino “guardiano della spiaggia” sta perdendo il suo smalto. Un tempo posizione ambita per la quale venivano inviati centinaia di curricula, oggi sono sempre meno i ragazzi disposti a salire sulla torretta per garantire la sicurezza dei bagnanti. Partendo dalla provincia del nord, a Pesaro e Fano a copre il servizio di salvamento è una cooperativa che si occupa anche dei corsi di formazione.
Tuttavia, anche le associazioni dei bagnini sono impegnate nella ricerca di personale: la richiesta riguarda personale qualificato, e non è facile individuarlo.
Le criticità
Non c’è una vera e propria emergenza in riviera del Conero, ma anche qui cominciano a scarseggiare gli addetti al salvataggio. Gli operatori si affidano ad una cooperativa che garantisce il quantitativo necessario di bagnini, ma i numeri sono appena sufficienti e in futuro si potrebbe profilare una criticità in questo senso. Entrando nella provincia di Macerata, a Civitanova, Porto Potenza e Porto Recanati il servizio di vigilanza in spiaggia è garantito dalle cooperative Cluana Nantes, Delfinus e Csla. «Da ieri sono operativi 140 baywatch della nostra cooperativa - spiega Giuseppe Vaccina, presidente di Cluana Nantes -. Il reddito di cittadinanza? Nel nostro settore non ha pesato molto. Tutti i ragazzi che hanno frequentato il corso hanno poi preso servizio. Questo perché il compenso è adeguato. I bagnini vengono pagati 800 euro al mese netti e lavorano 4 ore al giorno, sei giorni su sette». Ci sono poi le cooperative Assistenza bagnini ed Aspra che vigilano sulle spiagge di San Benedetto, altre che di Palombina, Senigallia e Falconara. Contano 200 dipendenti e, anche loro, hanno notato un calo consistente, negli anni, di ragazzi interessati ad intraprendere questo mestiere.
Gli stipendi
Stando al contratto collettivo nazionale dell’assistenza bagnanti, lo stipendio mensile per 10 ore lavorative giornaliere, 6 giorni a settimana, oscilla tra i 1328 ed i 1603 euro, a seconda del livello lavorativo.. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico