Prove Invalsi, studenti marchigiani brillano in matematica: l'inglese? È un optional

Prove Invalsi, studenti marchigiani brillano in matematica: l'inglese? È un optional
ANCONA Dopo l’incubo della didattica a distanza, le scuole riprendono quota. Il miglioramento del grado d’istruzione emerge dai risultati delle prove Invalsi, i test...

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ANCONA Dopo l’incubo della didattica a distanza, le scuole riprendono quota. Il miglioramento del grado d’istruzione emerge dai risultati delle prove Invalsi, i test scritti che ogni anno saggiano il livello di competenze raggiunto dagli studenti in italiano, matematica ed inglese. Un trend positivo che si vede in particolare negli istituti superiori, dove i due anni di lezioni a singhiozzo a causa del Covid hanno lasciato le cicatrici più profonde.

 

Il risultato dei test nelle Marche

Se nel 2019 gli studenti marchigiani “eccellenti” - ovvero quelli da livello 5, il più alto nella griglia Invalsi - erano il 20% del totale, nel 2021 la percentuale era scesa al 15%, Ora l’indicatore torna a salire, raggiungendo il 17% nelle prove espletate lo scorso maggio ed i cui risultati sono stati resi noti in un report datato 6 luglio. Sul lato opposto della piramide, invece, i cosiddetti “studenti fragili” - quelli che non raggiungono la sufficienza - si mantengono sull’8%, come lo scorso anno. Cifra che, nel pre Covid, si fermava al 6%.


Gli istituti
Scendendo nel dettaglio dei diversi indirizzi di studio, si vede come i licei e gli istituti tecnici centrino buoni risultati in tutte e tre le materie sondate, mentre i professionali fanno fatica a stare al passo. Tuttavia, nella prova di matematica, «merita un’attenzione positiva - sottolinea il report - l’esito di alcune regioni (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Marche, Basilicata) che riescono a raggiungere risultati molto interessanti anche nell’istruzione professionale». Prendendo in considerazione il segmento dei licei scientifici, invece, le Marche sono tra le migliori d’Italia con i numeri: fanno meglio di noi solo Veneto, Valle d’Aosta e Lombardia. Meritano poi un discorso a parte i risultati ottenuti dagli studenti del V superiore, che sanciscono il livello d’istruzione con cui completano il ciclo di studi. Nella prova di italiano, il 10% degli alunni raggiunge il livello 5, ovvero molto buono, il 28% si ferma a buono ed il 32% ad adeguato. Il 20% resta al livello 2, ovvero “debole” ed 10% è “molto debole”, dimostrando evidenti lacune nella comprensione del testo e nella conoscenza della lingua italiana. Nella prova di matematica, il risultato è al 15% molto buono, al 20% buono, al 25% adeguato, al 25% debole ed a 15% molto debole. 


Carenti in inglese


A chiudere il cerchio, la prova di inglese, dove i nostri studenti non brillano particolarmente, seppur ottengano risultati in linea con quelli della media nazionale. L’esito di questa prova è espresso in funzione dei livelli del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue.. Il livello previsto al termine del secondo ciclo d’istruzione è il B2 e, pertanto, la prova Invalsi fornisce tre esiti possibili: B2, B1 e “non raggiunge il B1”, dove gli esiti B1 e inferiore non rappresentano un risultato adeguato a conclusione del secondo ciclo d’istruzione. Oltre la metà degli studenti marchigiani non raggiunge il B2 né nella comprensione (reading), né nell’ascolto (listening). Nel primo caso, centra il B2 il 45% degli studenti, mentre il 38% si ferma al B1 ed il 17% non raggiunge neanche quello. E nel listening è anche peggio: il 40% arriva al B2, mentre il 39% aggancia a malapena il B1 ed il 21% non lo raggiunge.

 

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Corriere Adriatico