ANCONA – Fermo pesca 2018, la Regione chiede con una nota al Ministero di non adottare una soluzione unica per tutto l’Adriatico, proponendo di confermare linee guida...
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“Raccogliendo le richieste degli operatori – spiega l’Assessore Angelo Sciapichetti - e condividendo il parere delle associazioni, la Regione Marche chiede che venga riproposto il fermo con le stesse modalità adottate per l’annualità 2017. In particolare chiediamo di distinguere due zone, quella a nord fino a San Benedetto del Tronto (escluso) con un fermo fino alla fine del mese di Agosto ed una a sud, da San Benedetto del Tronto (compreso) con un fermo dall’inizio del mese di settembre in poi. In subordine si potrebbe configurare un fermo da San Benedetto in poi con inizio alla metà del mese di agosto che veda la sovrapposizione di due settimane con le marinerie della zona nord. La necessità di prevedere un fermo pesca non uniforme per tutta la riviera risponde anche alla necessità di non creare totale assenza di prodotto ittico locale e, quindi, dipendere totalmente dalle importazioni proprio nel periodo estivo in cui si registra la maggiore affluenza turistica nei comuni costieri marchigiani. Abbiamo inoltre colto l’occasione per raccomandare che gli indennizzi destinati agli operatori e legati ai periodi di fermo biologico, possano essere liquidati con sollecitudine al fine di alleviare il già difficile periodo di crisi economica che da tempo affligge gli operatori del settore”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico