Ancona, estate nera sulle strade Sette morti, incidenti in aumento

Polizia stradale
ANCONA - Due mesi e mezzo d’estate raccontano la pagina più nera di questo 2016 che ha superato il giro di boa. In 73 giorni sette gli incidenti mortali rilevati...

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ANCONA - Due mesi e mezzo d’estate raccontano la pagina più nera di questo 2016 che ha superato il giro di boa. In 73 giorni sette gli incidenti mortali rilevati dalla polizia stradale nelle Marche, per un totale di 717 sinistri lungo la rete viaria e l’A14. Ben 2.800 le pattuglie impiegate nel territorio di competenza per cercare di assicurare un esodo più tranquillo possibile, ma le statistiche sono impietose e parlano di un lieve aumento di incidenti con numerosi motociclisti coinvolti.


Il dirigente del compartimento della Polstrada Marche, Alessio Cesareo, ha tracciato un primo bilancio delle attività portate avanti dall’inizio di giugno al 12 agosto che rispecchia i risultati delle verifiche a livello nazionale «purtroppo non sufficienti a garantire una circolazione sicura e a ridurre drasticamente il numero degli incidenti. Come si è visto, infatti, sono in crescita quelli con lesioni ed esito mortale, che riguardano sempre di più i giovani tra i 20 ed i 24 anni e che collocano il nostro Paese al 14esimo posto in Europa per il numero di vittime della strada, allontanandoci dall’obiettivo comunitario di dimezzare entro il 2020 il numero dei decessi imputabili a tale fenomenologia».

Autovelox e telelaser sistemati ai bordi delle strade più frequentate e a maggiore rischio, servizi mirati per verificare l’uso delle cinture di sicurezza, la copertura assicurativa e la regolarità dei veicoli soggetti a revisione periodica sono stati gli interventi più importanti per tentare di minimizzare gli effetti di eventuali incidenti stradali. Sono state accertate per esempio 862 violazioni sull’uso delle cinture, 328 gli automobilisti sorpresi a stare al cellurare senza auricolare o vivavoce, 13.454 persone sottoposte ad accertamenti, di cui 2.975 in autostrada.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico