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ANCONA - Ma davvero le Marche sono sul punto di passare in zona gialla? La prospettiva di una restrizione delle misure anti-Covid per la nostra regione, che molti analisti su scala nazionale danno per imminente, in realtà è un pericolo che si potrebbe affacciarsi più o meno tra quattro settimane, se i trend di contagi e ricoveri delineati negli ultimi due mesi non subiranno un’ulteriore impennata.
C’è dunque ancora tempo per frenare - assumendo condotte ancora più prudenti, accelerando sulla campagna vaccinale e spegnendo i focolai con provvedimenti mirati nei Comuni con incidenza dei casi più elevata - prima che un possibile passaggio in giallo arrivi a guastare le feste in vista del Natale, tra le terza e la quarta settimana di dicembre, introducendo nuove restrizioni: mascherine anche all’aperto, niente tavolate al ristorante se non tra conviventi, limiti di capienza anche per cinema, teatri e musei, meno spettatori negli eventi sportivi e discoteche chiuse. Con gli andamenti attuali dei nuovi positivi e dei ricoveri per Covid nelle Marche - monitorati attentamente dall’Osservatorio epidemiologico della Regione, diretto dal dottor Marco Pompili - appare improbabile un passaggio in giallo nei prossimi 30 giorni.
I tre parametri
Per il passaggio di colore, con le regole attuali dei decreti governativi anti-Covid, è necessario che una regione superi contemporaneamente tre parametri nel monitoraggio settimanale: l’incidenza dei nuovi positivi a Sars-Cov-2 e l’occupazione per Covid dei posti letto disponibili, in terapia intensiva e in area medica. Le Marche hanno oltrepassato da due settimane la soglia dei 50 casi settimanali per 100mila abitanti (ieri l’incidenza è salita a 106,8) e anche la saturazione per Covid dei posti letto in terapia intensiva proprio ieri è tornata appena sopra il limite critico del 10%. Con i 24 ricoveri di ieri, siamo al 10,1%, nonostante la Regione abbia di recente aumentato la disponibilità dei posti Covid in rianimazione portandola a 238.
Ma mentre la Terapia intensiva dal 25 maggio a ieri ha superato il cutoff dei posti letto occupati ben 21 volte, la situazione in Area Medica è molto più tranquilla.
Decessi in frenata
I decessi per Covid in questo novembre sono stati 17, praticamente uno al giorno (ieri una 85enne di Ancona), mentre nel novembre 2020 erano stati in media 8 al giorno. Lo scudo della vaccinazione di massa per ora tiene, anche se è più difficile prevedere quale sarà l’andamento epidemico a fine dicembre, quando si avrà un picco di soggetti vaccinati da più di sei mesi dalla seconda dose, quindi con una platea più estesa di suscettibili al contagio e all’ospedalizzazione. L’antidoto è uno solo: correre a vaccinarsi e non dimenticarsi che il virus circola ancora ed è più contagioso, con la variante Delta, rispetto a un anno fa.
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Corriere Adriatico