ANCONA - Da 16 a due (ma senza farne motivo di tranquillità). Nell’arco di 24 ore, cala in maniera drastica il numero di casi di coronavirus riscontrati dal percorso...
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Più che i due di ieri, a saltare subito all’occhio sono i 16 contagi individuati il giorno precedente, di cui nove nel Pesarese, ma non riconducibili al focolaio di Montecopiolo. Tendenzialmente, si tratta di rientri dall’estero, nella maggior parte dei casi da Grecia e Croazia, oltre ad un operatore di una Rsa. La notizia positiva, però, è che, nonostante la curva dei contagi abbia mostrato una risalita, non sono aumentati i ricoveri.
I ricoveri diminuiscono
La metà dei casi sono paucisintomatici, l’altra metà asintomatici, dunque a livello regionale, al momento, non si registra quella sintomatologia severa o critica che aveva caratterizzato la pandemia nel suo picco più micidiale. Le ragioni di questa frenata, fanno sapere gli esperti della Regione, sono diverse, ma ad oggi non ci sono ancora studi di evidenza che spieghino il perché questo evento. È un dato di fatto, tuttavia, che la sitomatologia riscontrata al momento è lieve – febbre o dissenteria per lo più – ed i ricoveri ospedalieri (erano 13, scendono a 11) sono in reparti non gravi, principalmente malattie infettive (11) e reparti di lungo degenza (2). Si cerca di lavorare molto sulla prevenzione: ieri il prefetto di Macerata ha chiuso un locale a Porto Potenza fino alla vigilia di Ferragosto perché i camerieri lavorano senza mascherina. Gli occhi sono però puntati su autunno ed inverno, quando la gestione del Covid si farà più complessa con l’arrivo dell’influenza stagionale, con picco che di solito viene raggiunto a dicembre. Difficile, inoltre, dire se in autunno il virus riconquisterà la sua carica aggressiva poiché non ci sono ancora studi a supporto. Intanto, dai dati forniti dal Gores, emerge che sono 6956 i casi positivi in totale nelle Marche, di cui 1900 ad Ancona, 2851 a Pesaro-Urbino, 1177 a Macerata, 480 a Fermo e 303 ad Ascoli, a cui si aggiungono 245 casi da fuori regione. Le persone attualmente in isolamento domiciliare ammontano a 1324, di cui 1177 asintomatiche e 147 sintomatiche. In quarantena anche 47 operatori sanitari, 33 dei quali nella provincia di Pesaro, che detiene anche il numero più alto di isolati (491), seguita da Ancona con 343, Macerata con 296 Ascoli con 98 e Fermo con 96. Il balzo in avanti di Pesaro – area colpita più duramente fin dall’inizio della pandemia – è dovuto anche al focolaio di Montecopiolo, per il quale è stato approntato un percorso diagnostico ad hoc. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico