Palacio: «Il Rof deve tornare al chiuso con capienza adeguata e passaporto vaccinale»

Palacio: «Il Rof deve tornare al chiuso con capienza adeguata e passaporto vaccinale»
Se riaprono gli stadi si possono riaprire anche i teatri: questo quanto annunciato dal ministro Franceschini. Cosa ne pensa il Sovrintendente del Rof Ernesto Palacio?  ...

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Se riaprono gli stadi si possono riaprire anche i teatri: questo quanto annunciato dal ministro Franceschini. Cosa ne pensa il Sovrintendente del Rof Ernesto Palacio? 


«Che sarebbe ora che si riaprissero i teatri, anche perché si è capito, ed è stato anche ampiamente dimostrato, che non sono quelli i posti dove si contagiano le persone. Inoltre, come Rof, ne abbiamo davvero bisogno, perché contrariamente a quasi tutti gli altri festival estivi che sono tutti all’aperto, noi siamo obbligati a farlo al chiuso.

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Infatti, l’anno scorso ben due produzioni su tre non si sono potute fare e abbiamo dovuto rimandarle a quest’anno. Ma se non ci concederanno una capienza adeguata saremo in brutte acque perché sarà difficile far quadrare i conti». 
L’anno scorso il Rof ha visto solo una produzione al Teatro Rossini con una minima capienza e il resto del Festival si è svolto in piazza.
«Prima di tutto, devo ricordare che noi abbiamo un pubblico prevalentemente proveniente dall’estero e ci auguriamo che con questo passaporto vaccinale, visto che sembra che in altri paesi siano più rapidi nella somministrazione del vaccino rispetto all’Italia, il nostro affezionato pubblico possa tornare a trovarci. Dall’altra parte il nostro è il Rossini opera festival e non il Rossini concerti festival: l’anno scorso, in piazza del Popolo, abbiamo fatto molti concerti, tutti di grande qualità e con ottimi cantanti certo, ma è una situazione che non si può ripetere all’infinito». 
Quindi nelle vostre intenzioni c’è l’idea di proporre le opere e i concerti in programma al chiuso, compresa l’inaugurazione del tanto atteso PalaScavolini?
«Assolutamente sì! Logicamente, al momento, non abbiamo direttive in merito. Abbiamo solo “voci” che sembrano prevedere una probabile e possibile riapertura dei teatri. Molto dipenderà dalla situazione, dall’andamento del virus e dei vaccini, ma se avremo difficoltà a seguire le nuove disposizioni dovremo adattarci, nostro malgrado, a cambiare qualcosa, come l’anno scorso. Ma non in maniera così drastica, spero e ci auguriamo proprio di no».
Il programma completo, quest’anno prevede addirittura quattro nuove produzioni? 


«Sì, dopo a quelle citate anche “Il signor Bruschino” e ”Stabat Mater”, oltre al tradizionale appuntamento con “Il viaggio a Reims” dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”, otto concerti e il Gala Rossini finale, per un totale di 25 spettacoli».

 

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Corriere Adriatico